Felicetti raddoppia e si allea con Isa
Investimento da 28 milioni di euro per costruire un nuovo stabilimento a Molina di Fiemme. Saranno assunte 40 persone
TRENTO. Felicetti raddoppia e si affida a Isa e Sparkasse per finanziare un nuovo stabilimento. Un investimento da 28 milioni di euro. Una notizia che ne racchiude altri due. Lo storico pastificio di Predazzo, che ha 110 anni di vita, è stato gestito sempre dalla famiglia e ormai siamo alla quarta generazione. Ma, come non accade molto spesso nell’Italia del capitalismo familiare e della scarsa capitalizzazione delle imprese, i Felicetti si sono resi conto che per crescere avrebbero dovuto aprire il proprio capitale sociale anche ad altri. «Sarebbe stato un po’ troppo rischioso fare l’intero investimento da soli e così ci siamo rivolti a Sparkasse e a Isa». E per questo ieri l’investimento è stato presentato nella sede di Isa alla presenza di tutta la famiglia Felicetti, a partire dall’amministratore delegato Riccardo, dell’amministratore delegato di Isa Giorgio Franceschi e all’amministratore delegato di Sparkasse Nicola Calabrò.
Previsto un aumento di capitale di 5 milioni di euro che sarà interamente coperto d Isa che avrà il 22 % della Felicetti. Sia Riccardo che il cugino Stefano Felicetti hanno sottolineato che la famiglia ha riflettuto molto su questo passaggio, ma che alla fine ha deciso di aprire le porte di casa a un socio esterno per poter crescere. Ma non solo questo. Se tutto andrà per il verso giusto tra cinque o sei anni si potrà pensare anche alla quotazione in borsa come ha spiegato Giorgio Franceschi, amministratore delegato di Isa: «E’ uno dei progetti di cui si è parlato con la famiglia Felicetti». Con i soldi sarà finanziata la costruzione di un nuovo stabilimento a Molina di Fiemme. L’area sarà ceduta da Trentino Sviluppo e sarà pagata dalla Felicetti in cinque anni. «Abbiamo scelto di restare in val di Fiemme. Quando abbiamo deciso l’investimento ci siamo rivolti a Trentino Sviluppo che ci è stata molto vicina e ci ha proposto varie aree in tutto il Trentino, ma la nostra scelta è stata quella di restare in val di Fiemme», ha spiegato Riccardo Felicetti. Una scelta che porterà anche sviluppo, visto che nel giro di quattro anni è prevista l’assunzione di 40 persone. «Le assunzioni sono già iniziate riguardano soprattutto l’area marketing, commerciale, amministrativa e information tecnology», aggiunge Felicetti. Franceschi, dal canto suo, spiega che per Isa si tratta di un investimento a lungo termine: «L’azienda è sana, solida e ha enormi potenzialità. Noi prevediamo tempi di almeno sei o sette anni. Non abbiamo fretta di rientrare dall’investimento come fanno molti fondi di private equity. Io entrerò anche nel cda della Felicetti e per noi è un progetto strategico visto che anche il marchio è diffuso in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti monograno». E in effetti Felicetti produce 20 milioni di chili di pasta all’anno, il 60 per cento biologica, e tutta da grano italiano. Attualmente ha un fatturato di 37 milioni di euro e 69 dipendenti. Il progetto, come spiega Felicetti, era stato proposto prima alle Rurali che però sono impegnate nella formazione del gruppo bancario, così l’affare è finito a Sparkasse che ha trovato il socio Isa e farà da capocordata di un gruppo di banche che finanzierà il progetto con i 23 milioni che mancano. (u.c.)