Federico e lo scooter tradito dalla sua passione

Era operaio alla Marzotto. Lascia una figlia di 21 anni, Sara. A Valdagno vicini di casa increduli: «Famiglia già provata». E si stringono attorno alla moglie



VALDAGNO. Tradito dalla sua grande passione, la moto. A Valdagno la notizia della morte di Federico Contro arriva nel pomeriggio e in poche ore fa il giro del paese. Una tragedia che colpisce una famiglia già provata dalla malattia. «È successo, non ci possiamo credere». Quando apprendono del terribile schianto in cui ha perso la vita Federico Contro, i vicini di casa rimangono senza fiato e senza parole, ma quell'«è successo» sottolinea come fossero preoccupati che la grande passione di Federico, la motocicletta, potesse essere fatale.

Luciano Urbani e Roberta Tibaldo, che vivono nel condominio di quattro piani di via Sandri e Menti, la strada che collega la frazione valdagnese di Novale al passo dello Zovo, si guardano sbigottiti. La signora, non volendo credere a quello che ha appena sentito, sbircia nel garage per controllare che effettivamente la moto di Contro non sia al suo posto. Non c'è. E non ci sarà più nemmeno Federico, 56 anni, che, oltre alla moglie Lorella Battistin di 47 anni rimasta ferita nel drammatico incidente di ieri pomeriggio a Castelnuovo, lascia la figlia Sara di 21 anni, che vive con i genitori, il fratello Franco, che vive in Brasile, la sorella Maria Antonia e la madre, entrambe residenti a Cornedo.

Con le lacrime agli occhi, i vicini di casa ricordano: «Dopo quattro anni, stavano uscendo da un periodo molto difficile. Lorella era stata colpita da un ictus proprio qui, sulle scale del condominio e avevamo aiutato a prestare i primi soccorsi. Ora, dopo un lungo calvario e la riabilitazione, era tornata a camminare e ad essere autosufficiente, ma è chiaro che gli strascichi si facevano sentire ancora. Hanno lottato a lungo fianco a fianco».

Contro, originario di Cornedo, dopo il matrimonio celebrato nel 1984 si era trasferito a Valdagno per essere più vicino al suo posto di lavoro, la Marzotto, dove era impiegato come operaio. La moglie è invece dipendente della casa di riposo “Villa Serena”, dove si occupa di assistere gli anziani ospiti. Entrambi, prima che Lorella Battistin fosse colpita dall'ictus, erano profondamente appassionati sia del running sia di bicicletta, due hobby che Contro aveva conservato. La figlia Sara, dopo aver frequentato il liceo linguistico “Trissino”, è stata assunta in un'azienda del settore alberghiero. Il fratello Franco è molto conosciuto perché, dopo essere stato a lungo dirigente dell'ufficio anagrafe cornedese, si è trasferito a Sobradinho, in Brasile, da dove ha favorito il gemellaggio tra le due città. Se dalla Marzotto preferiscono non commentare l'accaduto, pur esprimendo il proprio cordoglio, all'Ipab “Villa Serena” parla la presidente Marisa Dal Maso: «Spero che Lorella ce la faccia per la seconda volta. Ho negli occhi l'immagine di questa donna che, dopo aver superato l'ictus, è tornata al suo lavoro con uno stimolo in più, riuscendo a creare un legame ancora più forte con i nostri ospiti, grazie alla sua pazienza ed al suo sorriso. La notizia di questo incidente mi lascia di sasso. Sono vicina a lei e alla sua famiglia in questo momento difficilissimo».

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