Fassa, in 900 al Ciampedie per risentirsi comunità
La procuradora Donei: «L’autonomia è parte del nostro essere e dei nostri valori» Giornata della comunanza aperta da una manovra di pompieri e soccorso alpino
VIGO DI FASSA. Iniziata con le dimostrazioni di vigili del fuoco (100 fra distretto di Fassa e quello di Moena e 15 allievi) e del Soccorso alpino (40 soccorritori), la giornata “La Comunanza va sa mont”, organizzata dal Comun General de Fascia e finanziata con fonti private, ha soddisfatto le aspettative. Al Ciampedie (sopra Vigo di Fassa), ieri sono stati distribuiti all’incirca 900 pasti e oltre ai rappresentati politici ed economici della valle, erano presenti anche il presidente della provincia, Lorenzo Dellai, il vice Alberto Pacher e ancora il responsabile della protezione civile del Trentino, l’ingegner Roberto Bertoldi e il direttore del Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi.
Soddisfatta la procuradora Cristina Donei che, prima e dopo la messa, ha ringraziato i volontari e ha ricordato che «l’obiettivo della giornata è formare e tenere unita la valle rafforzandone la comunità. Una comunità forte della sua autonomia che è parte del nostro essere e dei nostri valori che dobbiamo continuare a preservare anche con la formazione che è conoscenza e responsabilità».
Sull’autonomia è intervenuto il presidente Dellai, che parlando anche a nome del vice Alberto Pacher, si è detto orgoglioso del volontariato trentino «che ci fa sentire sicuri dal punto di vista civile e tecnico. Ma la Provincia è orgogliosa anche della scommessa che ha fatto sulla val di Fassa. Abbiamo dato alla valle poteri incredibili come la Scuola ladina e il Comun General de Fascia. Penso che questa scommessa stia andando avanti bene con la procuradora, i sindaci e tutta la comunità. Tutto questo è importante per la val di Fassa, ma anche per il Trentino, affinché possa difendere il nostro patrimonio e la nostra autonomia. Per farlo abbiamo bisogno che i cittadini recuperino la loro identità. Grazie ai sacrifici del passato siamo usciti dalla marginalità dimostrandoci territorio forte. Siamo la parte d’Italia che funziona, non quella degli sprechi. Mentre altre Regioni erano occupate ad organizzare indegni festini, noi eravamo a l’Aquila. Ci dobbiamo ribellare a chi dice che sprechiamo risorse e difendere il nostro patrimonio di valori».
La giornata si è conclusa con l’intervento dell’ispettore forestale Marcello Mazzucchi che ha invitato gli abitanti delle Dolomiti a vivere e conoscere il territorio a passo lento e con umiltà capire che da soli non ce la possiamo fare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA