Famiglia Val di Non, l’assemblea dei soci conferma il consiglio
Tutti rieletti gli uscenti e bilancio approvato all’Unanimità Il direttore: «Stare con Dao -Conad ci mantiene competitivi»
FONDO. La soddisfazione e la fiducia dei soci di una Famiglia Cooperativa, più che dai numeri, arriva dai loro voti. Ed il voto espresso ieri pomeriggio da quelli della Famiglia Val di Non lo testimoniano in modo chiaro: consiglio direttivo e collegio dei revisori confermati in blocco nei loro rispettivi incarichi. Ma prima del voto alle persone, e quindi alla fiducia negli amministratori, ieri ce n’è stato un altro, quello al bilancio. Ed anche in questo caso l’unanimità espressa dall’assemblea la dice lunga sulla salute della cooperativa di consumo nonesa. Ma eccoli questi numeri.
La Famiglia Val di Non ha chiuso i conti a fine 2012 col fatturato lordo di 16.680.000 euro, il fatturato netto di 15.168.000, e un risultato d'esercizio di 173.000 euro. «Siamo perfettamente concorrenziali - ci ha spiegato ieri Maurizio Ianes, direttore della famiglia Cooperativa -. E lo siamo come, e forse più, di prima. Far parte del Gruppo Dao - Conad, forte a livello nazionale ci aiuta. La loro politica commerciale è la nostra, ovvero negozi di vicinato e supermercati, ma non megastore».
Dall’assemblea di ieri sembra essere uscita una Famiglia che guarda davvero avanti. «Intanto abbiamo approvato alcune modifiche allo statuto - spiega ancora il direttore - la più importante della quali è l’eliminazione del limite dei mandati per i consiglieri». Ma non solo questo. «Siamo alla vigilia della riapertura dei negozi di Sarnonico, prevista per metà marzo, e Romeno, a fine aprile, che abbiamo risistemato». Ma ci sono in vista nuove aperture? «Mai dire mai, ma per ora stiamo bene così, con 24 punti vendita tra supermercati (anche a marchio Conad ed Eurospin), negozi di vicinato e 11 multiservizi, con 70 dipendenti. Se poi si aprissero nuove opportunità...» .
Dunque direttivo confermato in blocco (Giorgio Turri, Adriano Tosolini, FrancescoRizzi, Gilberto Rizzi, Luciano Fanti, Bruno Borghesi, Lino Deromedi, Lorenza Franzoi e Renato Endrizzi) e al quale competerà nominare, tra qualche giorno, il nuovo presidente (fino a ieri Giorgio Turri), al pari dei revisori (Giuseppe Abram presidente, Oscar Flor e Giovanni Paternoster).
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