Ezio Casagranda espulso dalla Cgil
Buttato fuori per non aver rimosso dal blog le ingiurie ai dirigenti
TRENTO. Ezio Casagranda è stato espulso dalla Cgil. L'ex segretario della Filcams era già stato sospeso ad aprile perché avrebbe messo sul blog della Filcams commenti offensivi nei confronti dei dirigenti della stessa Cgil. L'espulsione è stata decisa dal Comitato di garanzia del Nordest della Cgil investito della questione da un ricorso presentato dal segretario trentino Paolo Burli e da Mirko Carotta. Casagranda era accusato di non aver corretto i contenuti ritenuti offensivi.
Casagranda è un nome storico della Cgil trentina. Da poco ha lasciato la guida della Filcams, la federazione dei lavoratori del commercio e dei servizi, a Roland Caramelle, ma ha sempre continuato a lavorare per la tutela dei lavoratori. Da sempre, Casagranda, è stata una voce critica all'interno della Cgil. Lo scontro, però, si è intensificato negli ultimi mesi. Dopo l'espulsione di Fulvio Flammini, della Filt, dovuta alla violenta contestazione alla segretaria nazionale Susanna Camusso, arriva un nuovo durissimo provvedimento.
La vicenda di Casagranda è diversa da quella di Flammini. Il segretario trentino Paolo Burli e Mirko Carotta della Funzione pubblica della Cgil gli contestano una serie di commenti ritenuti «gravemente offensivi» nei confronti delle strutture e dei dirigenti della Cgil. I commenti in questione sono stati inseriti sul blog della Filcams e non sarebbero stati rimossi o corretti nonostante le richieste della Cgil. In tutto, i ricorsi contro Casagranda sono stati 9. Il collegio del Comitato di garanzia della Cgil del Nordest ha deciso all'unanimità l'espulsione. Casagranda ha già presentato ricorso al collegio nazionale.
Nei suoi confronti c'è l'accusa di non aver fatto nulla per rimuovere i commenti ingiuriosi nonostante fosse l'amministratore del blog. In sua difesa intervengono il segretario nazionale della Filcams Andrea Righi e quello provinciale Caramelle. I due ricordano l'impegno di Casagranda che, raggiunta l'età della pensione, ha continuato a dare una grossa mano all'organizzazione.
Righi e Caramelle sostengono che la Filcams ha regolamentato la gestione del blog allo scopo di salvaguardare lo strumento e la responsabilità dei dirigenti. Infine chiedono che si decida con urgenza il ricorso di Casagranda a Roma. Anche la segreteria della Cgil trentina chiede la massima celerità: «La Cgil del Trentino auspica che il ricorso venga esaminato celermente dalla competente commissione nazionale». A livello nazionale, quindi, si dovrà decidere se Casagranda poteva in qualche modo controllare i commenti ingiuriosi nei confronti della Cgil. Il ricorso, quindi, andrà anche discusso nel merito. Finora, però, Casagranda non è stato sentito dal Comitato di garanzia del Nordest. Una prima volta perché aveva eccepito un vizio nella convocazione e una seconda volta perché non si era presentato. Ora deciderà Roma.
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