Extracomunitari in calo, mai così pochi negli ultimi 10 anni 

Il dossier. Gli stranieri in Trentino sono 47 mila (8,8%), 31.792 quelli provenienti da paesi extra Unione europea  Tra i motivi del rilascio del permesso di soggiorno al primo posto la famiglia, poi il lavoro e infine i motivi umanitari



Trento. Sono 31.792 gli stranieri extra-comunitari che soggiornano in Trentino: è il dato più basso degli ultimi 10 anni. Il dato - riferito al 2018 - è stato comunicato ieri in occasione della presentazione del dossier statistico sull’immigrazione, evento organizzato presso la facoltà di Sociologia e che di fatto sostituisce il bilancio annuale del Cinformi che per il momento - dopo il taglio delle risorse provinciali - non è in programma. Analizzando i dati più in profondità la ricercatrice Serena Piovesan ha messo in evidenza come fra questi stranieri il motivo principale per il rilascio del permesso di soggiorno è il ricongiungimento con la famiglia (oltre il 60 per cento dei casi) seguito dal lavoro (quasi il 10 per cento). Solo nel 12,1 per cento delle situazioni - ha detto la ricercatrice - il permesso di soggiorno è legato alla richiesta di asilo o comunque a motivazioni umanitarie. Anche analizzando gli ultimi dati disponibili, cioè i permessi rilasciati in provincia di Trento nel 2018, risulta che le richieste di asilo sono una minoranza, comunque in calo rispetto all’anno precedente.

Le nazionalità

In totale - considerando anche gli stranieri provenienti da altri paesi della Comunità europea - il numero sale a 47 mila, pari all’8,8 per cento dei residenti. Un numero inferiore rispetto a quello della Provincia di Bolzano, dove gli stranieri sono oltre 50 mila, in percentuale del 9,5% rispetto alla popolazione residente. In queste dinamiche conta molto anche l’acquisizione della cittadinanza italiana (che di fatto trasforma gli stranieri in italiani) ma si tratta di una procedura - è emerso dal dossier - che negli ultimi anni ha registrato un calo: nel 2016 (anno del massimo storico) le acquisizioni di cittadinanza italiana in Trentino furono 3.461, mentre nel 2018 il dato è più che dimezzato con 1.552 procedure (e un calo di quasi il 20 per cento rispetto all’anno precedente). I più numerosi sono i rumeni (22 per cento) seguiti dagli albanesi (11,8 per cento), dai marocchini (8 per cento) e dai pakistani (6,2 per cento).

Meno nati

Tra i fenomeni che emergono dal dossier c’è un calo della natalità che riguarda i trenini, ma anche ha coinvolto anche i residenti di origine straniera: in sei anni i nati italiani sono scesi da 4.206 (nel 2012) a 3.659 (nel 2018) mentre nello stesso periodo i nati da genitori stranieri sono calati in percentuale ancora maggiore da 947 a 694. Un andamento che segna anche l’aumento dell’età media degli stranieri che restano comunque - per il 75 per cento - in età lavorativa.













Scuola & Ricerca

In primo piano