«Expo, da loro si mangia da noi si fa promozione»

Bombarda di Confindustria ha curato le due settimane sulle aziende termali «Lo stand di Bolzano? Scelte diverse. Con noi ti porti a casa le Dolomiti»


di Luca Marognoli


TRENTO. «In ogni stand in cui venga distribuito cibo si ferma un sacco di gente. Ma il Trentino voleva fare qualcosa di diverso: dal nostro porti a casa le Dolomiti». Roberto Bombarda, di Confindustria, che ha curato la partecipazione ad Expo delle aziende termali trentine, rifiuta l’idea che la piazzetta Trentino sia stata surclassata dallo stand altoatesino, con i suoi piatti tipici e le cameriere in costume tradizionale. «L'Expo non è una fiera commerciale: uscendo ti restano dei simboli e delle immagini, come la pagoda del Nepal. Nel nostro stand l’attenzione dei visitatori è stata molto alta e noi abbiamo fatto in modo di rispondere alle domande che ci venivano rivolte. Le cartine geografiche sono andate a ruba e anche il materiale sulle skiaree. La cabina degli impianti di Campiglio è stata un’attrazione visitatissima». L’obiettivo era quello di «fare leva sull’aspetto emozionale e creativo, evocando le Dolomiti, con le strutture (le tre lastre di pietra alte più di 7 metri, ndr) e le immagini trasmesse dai monitor e su un videowall: immagini costruite con una regia artistica». Insomma: «un approccio diverso, anche se quello altoatesino è anch’esso legittimo».

Per Bombarda «la scelta del Trentino è stata di individuare degli special sponsor, una serie di aziende che per caratteristiche di eccellenza rappresentassero bene quell'immagine di Trentino sostenibile, attento all'ambiente e ai prodotti tipici... La piazzetta è il risultato di un percorso creativo studiato ad hoc». L’ex consigliere provinciale è stato ad Expo molte volte: «Rispetto ai primi di agosto nella piazzetta c'è stato un miglioramento: sono stati messi dei pannelli sia dietro che a lato. Prima il logo Trentino era piccolino, ora ci sono una grande immagine e una serie di totem che individuano la nostra Provincia. È anche stato costruito un piccolo bosco e vengono date informazioni sull’ambiente naturale trentino». Non solo immagini, ma anche contenuti. «Nelle due settimane dedicate alle aziende termali abbiamo fatto diverse iniziative collaterali. Abbiamo distribuito 10 mila brochure del nostro circuito e 6-700 voucher con sconti per prestazioni benessere. Gli operatori che erano giù dicevano che non hanno mai visto tanta gente. Il segreto era di fare attività di intrattenimento: tre volte al giorno facevamo dei test di prodotti cosmetici, un giorno sono state fatte visite dermatologiche gratuite, in parecchie occasioni sono stati fatti massaggi cervicali o ai piedi e veloci trattamenti viso. Le terme avevano due o tre persone sempre presenti: ognuna delle sei terme ne ha mandata una o più. Oltre alle tre fisse della Provincia». Lo stesso hanno fatto gli altri special sponsor: « Felicetti ha distribuito più di 2 mila pacchi di pasta a chi rispondeva correttamente a un quiz che chiedeva tra l'altro fra quali montagne si trovava il pastificio; Latte Trento ha offerto 10 mila palline di gelato allo yogurt gelato, finite in due ore; grande successo hanno avuto anche gli assaggi di Trentingrana». E ora «stiamo lavorando per gli impianti a fune, che saranno presenti l'ultima settimana di ottobre con un allestimento che richiamerà la stagione sciistica».













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