Ex mensa e Rsa, i progetti in commissione

TRENTO. La firma per sbloccare i 18 milioni stanziati da Roma (dei 2,1 miliardi) per la riqualificazione di aree urbane è stata sottoscritta dal sindaco Alessandro Andreatta e da Paolo Aquilanti,...



TRENTO. La firma per sbloccare i 18 milioni stanziati da Roma (dei 2,1 miliardi) per la riqualificazione di aree urbane è stata sottoscritta dal sindaco Alessandro Andreatta e da Paolo Aquilanti, segretario generale presso la Presidenza del consiglio dei ministri, lo scorso 18 dicembre. Trento ha ottenuto il finanziamento per il progetto “Santa Chiara Open Lab”, che prevede la riqualificazione dell’area tra il parco Santa Chiara e l’ex casa di riposo di via San Giovanni Bosco, curato dal Servizio Attività Edilizia , e diviso in otto moduli. Ora, il Comune ha tempo fino a metà febbraio per presentare i progetti (pena la perdita dei fondi), quindi si deve procedere a tappe forzate con l’approvazione prima degli schemi d’accordo con la proprietà dell’ex Rsa e con gli ordini degli architetti e degli ingegneri, per il riutilizzo rispettivamente dell’edificio su via S. Giovanni Bosco che dell’ex mensa. Gli schemi d’accordo e la proposta di deliberazione, passeranno al vaglio delle commissioni comunali vigilanza e per l’urbanistica: la prima si riunisce oggi, alle ore 18.15, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi e del dirigente del Servizio attività edilizia Giuliano Franzoi. La seconda è domani, alle ore 18.

Spiega l’ingegnere Franzoi che sono al lavoro gruppi misti di professionisti dell’amministrazione comunale e privati. «Entro due mesi dalla firma con il governo - precisa Franzoi - devono essere pronti i progetti esecutivi. I più importanti sono la ristrutturazione dell'ex casa di riposo, che sarà la nuova sede degli uffici tecnici comunali, 12 milioni e mezzo l'importo del progetto e lavori. Il secondo è quello del restauro dell'ex mensa, che ospiterà l'urban center, la sede degli ordini professionali, un centro culturale per giovani con aree per il co-working e sale conferenze, costo 2,5 milioni. I progetti devono passare quindi in consiglio comunale». (sa.m.)















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