Ex Atesina, iniziati i lavori di messa in sicurezza degli spazi esterni
Il cantiere riguarda i lati nord-ovest dell’autorimessa. Il progetto prevede la cessione preventiva del bene, di proprietà di Trentino trasporti, alla Provincia (per un valore effettivo di 13 milioni di euro) per poi arrivare al trasferimento all'Amministrazione comunale
TRENTO. Passato il primo dell’anno, da due giorni operai specializzati stanno lavorando, dopo aver ripulito l’area dagli alberi infestanti e dall’ammasso di rifiuti accumulatisi negli anni, gli spazi che circondano il lato ovest e quello nord del grande complesso dell’ex Atesina. Che confina con il grande piazzale che era stato concesso in affitto all’azienda Obi che aveva bisogno di ulteriori spazi lungo via Marconi, non essendo più sufficienti quello dove un tempo esisteva la concessionaria Rodenghi.
I lavori sono un’ulteriore conferma dell’avvio del complesso iter, datato 15 dicembre 2023, che prevede la cessione preventiva del bene, di proprietà di Trentino trasporti, alla Provincia (per un valore effettivo di 13 milioni di euro) per poi arrivare al trasferimento all'Amministrazione comunale.
“Si risolve una partita urbanistica favorendo lo sviluppo dei progetti sulla città”. Aveva affermato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, annunciando l'avvio del processo di trasferimento al Comune di Trento del compendio ex Atesina, in via Marconi. Su proposta dello stesso Fugatti infatti, la Giunta aveva avviato il 15 dicembre l'operazione con una delibera. La cessione degli spazi ex Atesina, aveva precisato piazza Dante, in un'area centrale per lo sviluppo futuro di Trento: “Rientra nel confronto tra Provincia e Comune capoluogo, in ordine ai progetti di riqualificazione urbanistica ed alla creazione di spazi e servizi per la comunità. Consente allo stesso tempo di risolvere in larga parte la partita delle permute che riguardava un precedente accordo relativo alle aree dell'interporto”. “Finalmente – commentava Fugatti – dopo 20 anni di controversie si comincia a trovare un punto fermo per risolvere alcune partite urbanistiche avviate in passato e confermando il ruolo della Provincia nel dare sostegno concreto alle progettualità delle amministrazioni comunali, in questo caso della città capoluogo. Un confronto in corso che sta dando buoni frutti, se pensiamo alla condivisione di massima trovata ad esempio alla pianificazione delle strutture sportive, che assieme ad altre funzioni, vedi quella universitaria e sanitaria, contribuiranno a delineare la crescita di Trento e del Trentino”.
In realtà, le “controversie” di cui parla la Provincia erano state un durissimo scontro fra piazza Dante e via Belenzani. Era infatti il febbraio 2022, quando Provincia e Comune annunciavano il protocollo d’intesa. Ma c’era da trovare una quadra per la stima e conseguente permuta di una serie di terreni ed i capannoni attigui alla chiesa, per anni deposito degli autobus di Trentino Trasporti. In base al protocollo d’intesa di due anni fa il Comune di Trento doveva avere entro il 31 marzo la disponibilità, ed entro fine anno la proprietà dei 17 mila metri quadrati dell'ex Atesina. “Finalmente, insieme ai cittadini, possiamo dunque iniziare a pensare a nuovi spazi pubblici: una piazza, verde, servizi di comunità e per l’aggregazione che daranno un centro a un quartiere popoloso e vivace”, aveva annunciato il sindaco Franco Ianeselli. E pensare che era dal 2003 che si discuteva sul come dare ai Solteri un'area verde e di ritrovo per contrastare il rischio di diventare un quartiere dormitorio. Allora fu il progetto Palomar, accantonato e ripreso più volte; ma molto più concreti sono stati i 2 milioni di euro stanziati dall'amministrazione Andreatta che di fatto andranno a finanziare il primo lotto dei lavori.
L'ex Atesina cosa potrà diventare? L’idea è quella di una piazza coperta che diventi il cuore, oggi mancante, del rione. Poi un parco pubblico con annessi campetto da calcio o polivalente che potrebbe essere uno sviluppo del campo attuale di proprietà della parrocchia. Non mancherebbero strutture idonee ad ospitare mercatini, ma anche aree per attività culturali e ricreative, sportive, solidali. Ci sarà poi spazio per nuove ciclabili che andrebbero a collegarsi con quelle già esistenti. La stessa Via Marconi oggi regno del cemento, potrebbe diventare un viale alberato.