Evasione fiscale, recuperati 38,5 milioni
I dati del ministero: il Trentino supera di 500 mila euro l’obiettivo grazie ai 400 operatori dell’Agenzia delle entrate
TRENTO. Nella lotta all’evasione fiscale, il Trentino è tra le prime della classe. Meglio di noi hanno fatto solo Valle d’Aosta, Friuli, Abruzzo, Lombardia e Piemonte, ma l’obiettivo è stato comunque superato di circa 500 mila euro: nello scorso anno infatti l’Agenzia delle entrate ha recuperato ben 38 milioni e mezzo di euro contro i 38 fissati dal Ministero dell’economia e delle finanze (il risultato in percentuale è del 101,52%). Ultimo in classifica invece, ed è una sorpresa in negativo, l’Alto Adige: superata appena la metà dell’obiettivo (che era di 27 milioni di euro): solo 18,5 milioni recuperati a tassazione, per una percentuale del 68,61% Questa disparità in due province pressoché equivalenti, sia per caratteristiche di evasione “storica” (il rischio in Trentino e in Alto Adige è calcolato in ragione di un terzo della Lombardia, per fare un esempio basato sui dati della stessa Agenzia delle entrate) che di popolazione, ha una spiegazione logica. L’Agenzia delle entrate di Bolzano è sotto organico: a parità di contribuenti, territorio e ricchezza, quella di Trento ha 150 impiegati in più. A Trento infatti l’obiettivo è di 38 milioni, ma lì la raccolta reale è del 101,52%: obiettivo non solo raggiunto, ma superato. Negli anni passati la sede bolzaninaha visto molti pensionamenti, persone hanno lasciato il lavoro per occupazioni migliori, trasferimenti e promozioni ad incarichi dirigenziali. nessuna delle scrivanie lasciate vuote è stata occupata. Negli ultimi dieci anni sono stati indetti un paio di concorsi, ma tra l’obbligo del bilinguismo e l’averli annunciati sottovoce, le chiamate sono andate deserte. Il risultato, con 400 operatori in Trentino a rapporto dei 250 in Alto Adige, lo si desume dalle nude cifre. In provincia di Bolzano la lotta all’evasione ha ottenuto risultati peggiori di tutti in Italia: peggio di Puglia, basilicata, Calabria, Campania, Lazio e Sicilia.
Fino al febbraio di quest’anno, l’agenzia altoatesina condivideva (ed è stato così per molti anni) lo stesso direttore di quella trentina; ma mentre dal versante sud le cose andavano alla grande e si passava all’incasso, in Alto Adige si ottenevano risultati deludenti. L’ex direttore Vincenzo Giunta, prossimo al pensionamento, ora è stato definitivamente assegnato a Trento. Alla sede altoatesina è tornata a casa Hildegard Olga Ungerer, che ha iniziato la sua carriera a Merano e che era stata trasferita in Basilicata. Una delle sue prime decisioni è stata proprio quella di destinare parte del personale degli uffici di controllo sulle imprese alle verifiche sui cittadini contribuenti. La nuova direttrice ha più volte dichiarato che l’obiettivo quest’anno si dovrà raggiungere. La direttrice ha anche approvato un giro di promozioni, con uffici di una sola persona, dirigente di se stessa.