Estorsione a un minorenne: arrestato
Il trentenne pretendeva 150 euro da un ragazzino di 15 anni, pena pesanti ritorsioni. All’appuntamento trova i carabinieri
ROVERETO. Il motivo rimane oscuro, ma quello che è certo è che O.G., un trentino di 30 anni, minacciava di pesanti ritorsioni un minorenne, un ragazzino di 15 anni, se questi non gli avesse portato entro venerdì la somma richiesta: 150 euro. Il ragazzo, spaventato dalle minacce, ne ha parlato con i genitori, i quali si sono rivolti ai carabinieri raccontando la vicenda e indicando in O.G. la persona che vessava il figlio con richieste di denaro. Per gli uomini del capitano Gianluca Galiotta il reato che veniva a configurarsi, a prescindere dalle ragioni alla base del presunto credito, era senza alcun dubbio quello, grave, dell’estorsione. L’appuntamento, ultimativo, era appunto per venerdì e i militari hanno disposto i loro uomini sul luogo convenuto. All’ora stabilita, O.G. si è presentato assieme a una ragazza e a un pittbull adulto. Ha ritirato il denaro dalle mani del minorenne ma al momento di andarsene è stato bloccato dai carabinieri, che lo hanno accompagnato in caserma assieme al cane e alla ragazza. Questa è risultata estranea alla vicenda, ma ha comunque divuto deguire O.G. per le formalità burocratiche del caso. Il pittbull, rivelatosi un animale docile, appartiene alla ragazza, che dopo aver firmato i verbali ha potuto lasciare la caserma di largo Dalla Chiesa assieme al suo cane. O.G. invece è stato arrestato e accompagnato alla casa circondariale di Spini di Gardolo.
L’estorsione, alle nostre latitudini, non era fino a qualche mese fa un reato comune. Più spesso si riscontra in ambienti malavitosi, o con una frequentazione criminale più intensa.Tuttavia gli interventi delle forze dell’ordine nelle ultime settimane hanno rivelato trattarsi di una fattispecie molto più estesa di quanto si pensi, e in particolare modo tra giovani. Una minaccia, per quanto generica o iperbolica («ti ammazzo», tispacco la faccia se non mi porti i soldi»), può fare effetto su dei ragazzi. Fa dunque riflettere che casi simili stiano proliferando.