la proposta dell’arci ai giovani 

“Estate in campo”, il progetto per una cultura della legalità

TRENTO. “Estate in campo 2018” è un’iniziativa dell’Arci del Trentino indirizzata ai giovani dai 16 ai 25 anni delle Province di Trento e Bolzano che vogliano partecipare ad esperienze concrete in...



TRENTO. “Estate in campo 2018” è un’iniziativa dell’Arci del Trentino indirizzata ai giovani dai 16 ai 25 anni delle Province di Trento e Bolzano che vogliano partecipare ad esperienze concrete in Sicilia e Calabria, nei terreni confiscati alla mafia ed alla ’ndrangheta. Il progetto “Campi della legalità” di quest’anno si svolge in due turni: a Riace e Reggio Calabria (10 - 17 luglio), Corleone e Palermo (16 - 26 luglio). Prima di partire i ragazzi partecipano a laboratori per conoscere la storia della mafia, ’ndrangheta e dell’antimafia.

L'obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Oltre al lavoro sui terreni i giovani saranno coinvolti in attività formative, incontri con personalità impegnate nella lotta alla mafia e visite alla scoperta del territorio. In programma per il campo siciliano la visita a Cinisi (Palermo) alla casa di Peppino Impastato, il giornalista siciliano, noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a Portella della Ginestra, luogo della strage del primo maggio 47, e a Palermo. Per il campo calabrese ci si concentrerà sulla esperienza di riqualificazione del borgo di Riace tramite il lavoro artigiano, esempio di integrazione dei migranti, con visita al lavoro di Emergency a Polistena, che utilizza un bene confiscato.

Il percorso può essere riconosciuto dalle scuole superiori come progetto di “Alternanza scuola-lavoro”. Le iscrizioni devono pervenire entro il 20 maggio. Per informazioni: Arci del Trentino, tel.o 0461 231300, dal lunedì al venerdì ore 9-12 e 14-17, oppure alla mail a trento@arci.it.















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