Esproprio, salasso per il Comune

Piné: per la strada del santuario proposti 6 mila euro. Dovranno pagarne 112 mila



TRENTO. Offriva 6 mila euro per espropriare 451 metri quadri di terreno. Ora dovrà pagare quasi venti volte di più:112 mila euro. Il destinatario del «salasso» è il comune di Balsega di Piné visto che la corte d’appello di Trento ha accettato le ragione dell’opposizione alla stima presentate dall’avvocato Francesco Moser per il suo cliente. Una vicenda costosa e lunga visto che tutto ha inizio nel 2002. Dieci anni fa, infatti, arriva al proprietario di un fondo la lettere - mittente la Provincia - in cui lo si informa della necessità di espropria parte della sua proprietà a Montagnaga di Piné per la realizzazione di una strada che porta al Santuario della Comparsa. E la cifra proposta è di 6 mila euro. All’uomo non va bene anche considerando che poco meno di 10 anni prima aveva subito un altro esproprio per un terreno che doveva servire a fare un parcheggio. Inizialmente erano stati proposti 5 mila lire al metro quadro che erano quindi diventati 100 mila lire al metro quadro. Nel 2002, quindi per un terreno analogo vengono offerti 14 euro al metro, meno della metà della cifra già pagata. È a questo punto che interviene l’avvocato con un’opposizione alla stima e la faccenda arriva alla corte d’appello . La tesi sostenuta è che la cifra non è congrua. Il secondo appezzamento, quello che doveva far posto alla strada, era più vicino all’abitazione della famiglia e quindi c’era un pregiudizio maggiore rispetto al primo terreno e un conseguente deprezzamento dell’immobile. Inaccettabile di conseguenza una stima così bassa.

Passano i mesi è arriva anche un importante pronunciamento della corte di Cassazione che detta nuove regole, certamente più onerose per le amministrazioni pubbliche. Ossia che per gli espropri è necessario fare delle stime che siano parametrati ai valori di mercato. C’è quindi la nuova legge provinciale e il relativo regolamento. Intanto la causa è sempre pendente fino a quando, poche settimane fa, si arriva alla decisione dei giudici. Che stabiliscono un valore decisamente diverso a quel terreno. Per espropriarlo, dicono, è necessario pagare 69 mila euro e quindi oltre 10 volte la cifra che era stata proposta dieci anni fa. Ma non è finita. A questa cifra devono essere aggiunti gli interessi e le spese legali ed è in questo modo che si arriva alla cifra di 112 mila euro.

A pagare sarà il Comune di Baselga di Piné e non si tratta certamente di un cifra irrisoria per il bilancio dell’amministrazione pubblica.

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