«Elicotteri e auto sulle piste una situazione preoccupante»
trento. L’anziano finito in mezzo alla pista da sci (per andare al ristorante) con la jeep e l'elicottero caduto (per fortuna senza conseguenze per il pilota) sul Lusia e anche i voli turistici a...
trento. L’anziano finito in mezzo alla pista da sci (per andare al ristorante) con la jeep e l'elicottero caduto (per fortuna senza conseguenze per il pilota) sul Lusia e anche i voli turistici a pagamento in aree protette in prossimità del parco naturale di Paneveggio Pale di San Martino. C’è tutto questo nel documento di Mountain wilderness, firmato dal presidente Franco Tessadri, che chiede alla politica e non solo di fermarsi, di riflettere e di agire. «Da tempo - si legge - l’associazionismo trentino denuncia come la vigilanza ambientale in provincia di Trento sia stata oltremodo indebolita: le stazioni forestali sopravvivono con organici inadeguati, i corpi dei guardiaparco nei due parchi provinciali sono stati cancellati, gli organici dei custodi forestali ridotti di oltre 30 unità. I risultati sul territorio si vedono: ormai chiunque può fare quello che vuole sulla viabilità forestale e nell’esercizio della caccia, le leggi provinciali sulla tutela ambientale non vengono rispettate. E non si capisce perché l’uomo finito con la jeep sulla pista del Col Rodella sia stato multato con una sanzione di 30 euro e non, come prevede la legge provinciale in materia di transiti con veicoli a motore su spazi non autorizzati, con 224 euro. Veniamo all’uso e abuso degli elicotteri in montagna. Da oltre un anno la nostra associazione denuncia in diverse sedi istituzionali come la legge provinciale sull’esercizio degli aeromobili, risulti inapplicabile. Infatti vi è anarchia assoluta, probabilmente un'anarchia voluta dal potere politico. L’ambientalismo trentino da tempo denunciava la diffusione di voli ritenuti abusivi. Nello specifico caso, grazie a continue e precise segnalazioni di privati, il pilota dell’elicottero caduto utilizzava regolarmente Ciamp delle Strie come luogo per recarsi a sciare, in altri casi si portava in montagna per pranzi in rinomati ristoranti o baite. Un ultimo aspetto. Ieri e il 16 marzo, nella zona di Falcade, in prossimità del parco di Paneveggio Pale di San Martino, si stanno tenendo voli turistici a pagamento. L’associazione, in tempi più che utili, ha informato dell’evento sia la procura di Belluno che gli enti parco (Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi e Parco naturale provinciale di Paneveggio Pale di San Martino) della più che probabile possibilità che le aree protette vengano interessate, non solo marginalmente, da detti voli. Non abbiamo ottenuto risposta, un ulteriore esempio della superficialità con la quale in questi tempi tutte le pubbliche amministrazioni gestiscono i temi che abbiano attinenza con la salvaguardia dell’ambiente, del rispetto delle leggi, dei temi della sicurezza.