Elena Vian, la «chef a domicilio»

Da Vigo di Fassa a Milano, dove il progetto della giovane cuoca ha convinto la catena «Eataly»


di Elisa Salvi


VIGO DI FASSA. Fa la spesa, cucina un pasto luculliano e fa sempre fare bella figura ai padroni di casa. Certo, per usufruire dei servigi di Elena Vian, 25 anni di Vigo di Fassa, bisogna abitare a Milano perché, da quest’estate, lei è la prima - e unica - “chef a domicilio” di Eataly “Smeraldo”, ultimo concept store di Oscar Farinetti (inventore della catena nel mondo) che offre prodotti top dell’enogastronomia italiana, ma anche ristoranti ed eventi. Ed Elena è entrata nella squadra di Eataly proponendo con tenacia un progetto, a sua misura, ideato dopo studi e “gavetta”.

Elena incontra i fornelli all’Istituto alberghiero di Tesero, si specializza in “cucina creativa” in quello di Tione e inizia a lavorare in hotel e ristoranti. «Dopo le prime esperienze in Fassa e stage in ristoranti stellati come “Malga Panna” di Moena e “Il Postale” di Perugia - racconta - non mi sentivo soddisfatta. Così a 19 anni sono partita per Londra dove ho lavorato in ristoranti italiani. Lì ho imparato a cavarmela da sola e ho scoperto anche una passione per i viaggi che mi ha portato a trascorrere mesi in Spagna e Australia, dove mi sono mantenuta cucinando con cuochi provenienti da tutto il mondo».

Rientrata in Italia, Elena si stabilisce a Roma, dalla sorella, e lì, oltre a seguire corsi di specializzazione, fa la sua prima esperienza di chef a domicilio: «Quasi per caso, ho organizzato a casa di un’amica un pranzo che è stato un successo e, col passaparola, mi sono ritrovata a preparare cene pure per cinquanta persone, capendo che cucinare a domicilio mi piace molto, perché incontro i commensali e illustro i miei piatti». In quel periodo, Elena ha anche un colloquio con Piero Alciati, che cura la ristorazione di Eataly. «È stato un incontro importante, ma dopo una breve esperienza nel suo ristorante vicino Torino ho lasciato. Non era il momento giusto. Poi, mio padre si è ammalato e sono rientrata in Fassa per stargli vicino fino ai suoi ultimi giorni, abbandonando pure quanto avviato professionalmente a Roma».

Ma il sogno della cucina a domicilio non si affievolisce. Anzi, Elena progetta in grande. «Ho messo a punto una proposta e ho “inseguito” per mesi Alciati, finché non mi ha dato appuntamento e valutato, positivamente, la mia idea». Così da giugno Elena è ufficialmente la chef a domicilio di Eataly, che con lei ha lanciato un nuovo servizio (con tanto di campagna promozionale), ideale per manager e professionisti milanesi. «Scelgo il menù con i padroni di casa, faccio la spesa da Eataly con loro, se gradiscano, e preparo parte delle ricette che necessitano di attrezzature speciali nel ristorante di pesce dello Smeraldo - dove lavora quando non è impegnata con i pasti a domicilio- e poi mi reco a casa dei clienti dove completo i piatti. Se gli invitati sono pochi servo anche a tavola spiegando le ricette, altrimenti organizzo e supervisiono i buffet».

Dopo l’avvio milanese, il servizio di Elena potrebbe estendersi pure a Torino. Ma la giovane ladina si appresta anche a un’altra esperienza importante: «Parteciperò all’Expò, lavorando nello stand di Eataly. Un’opportunità eccezionale, per me, per confrontarmi con chef internazionali, addetti ai lavori e promuovere anche il mio “chef a domicilio”».













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