Effetto speed-check: la velocità è in calo

Da Marco alla Destra Adige le colonnine arancio con la luce lampeggiante fanno rallentare (nel dubbio) gli automobilisti


di Paolo Trentini


ROVERETO. Velocità ridotte e multe in calo, grazie agli speed-check. I famosi pilastrini arancio con la luce intermittente piazzati ai bordi delle strade di Marco e della Destra Adige stanno facendo il loro dovere. A prescindere dal loro funzionamento. Il trucco sta nella funzione "psicologica" dei pilastrini. Il colore arancio e la luce intensa e intermittente sortiscono il primo effetto negli automobilisti che alzano il piede dall'acceleratore alla vista del segnale luminoso, il secondo e più importante effetto nella testa degli automobilisti consiste nell'insinuare il dubbio che all'interno di uno dei marchingegni al lato della strada possa essere montato un sistema di rilevazione della velocità e si riceva automaticamente una multa salata. Nel dubbio meglio rallentare e rientrare nei limiti di velocità precedentemente segnalati. Ecco così che gli automobilisti per scongiurare sanzioni e mantenere i punti sulla patente adeguano la loro andatura.

L'esempio lampante in Destra Adige, dove i primi controllori di velocità sono apparsi a Cornalè, prima di spuntare anche in prossimità del semaforo di Marano e di quello di Brancolino. Anche in questo caso la loro installazione si è rivelata molto utile: in un anno il numero di multe è calato sensibilmente. Dalla polizia locale dell'Alta Vallagarina, che copre anche le zone di Nogaredo e Isera. «Se l'anno scorso le multe per eccesso di velocità comminate agli autisti erano molte - afferma il comandante Nicola Mazzucchi - ora sono molte meno, in particolar modo a Cornalé. Per quanto riguarda Marano, invece, le multe sono ancora meno in quanto la conformazione della strada con la "esse" proprio sull'incrocio scoraggia naturalmente le velocità elevate. Segno che gli speed check uniti alla presenza costante delle forze dell'ordine costituiscono un deterrente molto valido contro gli eccessi di velocità».

Pure a Marco i due dissuasori posti all'ingresso nord e sud della frazione risultano molto efficaci. In poche settimane, a detta dei residenti, la velocità di percorrenza nelle strade del paese è diminuita, per la gioia di chi passeggia sui marciapiedi del paese che può muoversi a piedi con un pizzico di preoccupazione in meno. Al punto che, se tra qualche settimana i dati ufficiali confermeranno le sensazioni dei residenti, il comandante Marco D'Arcangelo non esclude di installarne alcuni in altre zone della città. Intenzione ribadita anche dal sindaco Andrea Miorandi nella risposta data al Ciro D'Antuono. Il consigliere comunale aveva segnalato con un'interrogazione la presunta pericolosità e illegalità dei pilastrini e chiesto di restituirli alla ditta. Richiesta rigettata al mittente dal primo cittadino roveretano.

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