Edilizia a Lavis, crollano le concessioni
Previsti 120mila euro di incassi, il Comune ne avrà 50. L’assessore Piffer annuncia che si ricorrerà alle entrate cimiteriali
LAVIS. La crisi edilizia si fa sentire anche a Lavis, ed ha come conseguenza diretta un calo imprevisto negli oneri di concessione, riscossi dal Comune in questi mesi. Una situazione peggiore delle aspettative, che, senza ritocchi, rischierebbe di portare a fine anno ad uno squilibrio di bilancio.
Proprio dagli oneri di concessione edilizia, infatti, derivava – secondo il bilancio di previsione approvato a giugno – il finanziamento di una parte sia delle spese correnti sia degli investimenti. Per questo, l'amministrazione ha individuato, col supporto della ragioneria, una via d'uscita, che – ha spiegato giovedì sera in consiglio comunale l'assessore competente Roberto Piffer – dovrebbe portare ad una soluzione del problema.
Guardando alle cifre, per la parte corrente era prevista un'entrata di 120 mila euro, ma ne sono stati riscossi sinora soltanto 50 mila. E le previsioni dei lavori, nei prossimi mesi, non sembrano prospettare un cambiamento di rotta. Per evitare uno squilibrio, si è così deciso d'intervenire, coprendo le cifre mancanti attraverso due scelte. Innanzitutto, con una riduzione generale delle spese interne. Quindi, con una variazione di bilancio, che inserirà a copertura una cifra straordinaria, proveniente dalle concessioni cimiteriali a Pressano.
Come dire, usando l'ironia, che se i lavori nell'edilizia sono inferiori alle previsioni, invece la richiesta di spazi nel cimitero non risente della crisi. Non ci sono comunque soltanto i problemi economici, dietro a questo stato dell'arte.
C'è anche l'attesa dell'ormai imminente variazione al piano regolatore, a cui manca soltanto il benestare della giunta provinciale. Potrebbe essere questo un altro motivo, che ha portato i vari committenti, sul territorio comunale, ad un rinvio dei lavori. In ogni caso, esaminando il bilancio e quanto dei programmi dell'amministrazione è stato sinora attuato, a preoccupare le minoranze non sono soltanto i conti ed il rispetto delle cifre previste. L'accusa dell'opposizione è innanzitutto politica. Franco Castellan di ViviLavis sottolinea come nelle varie scelte della giunta sarebbe mancata un'individuazione delle priorità. È il caso emblematico, spiega, del cantiere comunale, ormai prossimo all'apertura.
«Non c'è chiarezza – ha detto – su come saranno utilizzati quegli uffici. È il sintomo di una scarsa visione politica dell'amministrazione». Rincara la dose Cristina Casagrande, del Pd. «I bilanci a Lavis sono come i libri dei sogni dei vari assessori», ha commentato. «Ciò che poi viene messo in pratica è soltanto un terzo degli obiettivi che si volevano raggiungere». «In questi anni – ha dichiarato, ancora, Antonio Moser dell'Upt – le risorse sono arrivate, ma sono state sprecate in varie iniziative, e non per quanto era davvero prioritario per Lavis».
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