Edifici green, incentivi per tutti (anche in volumi)
Un premio in cubatura per contribuire a pagare l’intervento di riqualificazione Contributi anche agli alberghi. Immobili pubblici in vendita, snellito l’iter
TRENTO. La Provincia preme l’acceleratore per dare ulteriore spinta al settore dell’edilizia in crisi. Lo fa con gli incentivi alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli edifici, dopo il successo del 2016 (la scadenza è il 30 novembre): già 1500 le domande dei privati, circa 450 quelle dei condomini, per un giro di investimenti stimato in 120 milioni di euro a fronte degli 8 milioni messi da Piazza Dante.
Per il 2017 sono due le novità inserite nella legge finanziaria, annunciate ieri dal presidente Ugo Rossi e dall’assessore all’edilizia abitativa Carlo Daldoss. La prima è che i contributi provinciali che nel 2016 avevano riguardato le case di abitazione (prime e seconde case), nel 2017 saranno estesi a tutti gli immobili che potranno beneficiare degli incentivi fiscali statali, in primis gli alberghi. All'ecobonus statale (50% sulle spese di ristrutturazione edilizia, 65% su quelle di riqualificazione energetica), in Trentino continueranno a sommarsi i contributi della Provincia per abbattere i tassi dei mutui, corrispondenti alla detrazione fiscale dello Stato.
La seconda novità riguarda il «premio volumetrico»: in sostanza viene introdotta la possibilità di realizzare nuove cubature nell’edificio oggetto di intervento (alzando di fatto l’immobile e ricavando magari un appartamento in più) che serviranno a pagare l’impresa che realizza i lavori. Una misura - ha spiegato l’assessore Daldoss - utile in particolare per i condomini dove spesso si fatica a trovare la condivisione.
Lo stanziamento a bilancio è per ora di 3 milioni, che verranno poi integrati a maggio con l’assestamento, a seconda della richiesta.
La Finanziaria introduce anche nuove regole con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio pubblico. In particolare viene prevista un nuova disciplina per accelerare i procedimenti di recupero, valorizzazione o vendita degli edifici non utilizzati appartenenti al patrimonio immobiliare pubblico della Provincia e delle sue società (si va dall’ex sede della polizia in via Perini all’ex Casa Serena all’ex Ospedalino, all’ex compendio Peterlini a Rovereto, alle ex caserme delle Viote), con un procedimento semplificato di variante al piano regolatore: «Se il Comune non si esprime entro 90 giorni sul cambio di destinazione d’uso - ha spiegato Daldoss - scatterà il meccanismo del silenzio-assenso».
Infine, per quanto riguarda la cosiddetta gara del gas, viene spostato al 31 dicembre 2018 il termine fissato dalla legge provinciale per la pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale a fronte dall'incertezza del quadro normativo vigente in materia di distribuzione del gas, dovuta a sua volta alle corpose innovazioni legislative susseguitesi negli ultimi anni a livello statale.
(ch.be.)
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