Edicole e panetterie aperte dalle 6

Martedì il consiglio comunale approverà la delibera che fissa i nuovi orari


Roberto Gerola


PERGINE. Ci vorrà quasi un mese per risolvere il pasticcio sugli orari di apertura, in particolare per panetterie ed edicole. Martedì, sarà il consiglio comunale a prre rimedio a un'incredibile svista. In sostanza, nel dicembre scorso, nessuno s'è accorto che uno "svarione" non permette a panetterie ed edicole appunto di aprire i rispettivi prima delle 7, come era avvenuto da sempre.

E quando si dice nessuno si intende anche l'amministrazione comunale con l'assessorato al commercio. Se ne erano accorti invece al Comando della polizia municipale che con particolare solerzia (alle 6 del mattino) avevano recapitato gli avvisi in proposito agli interessati.

Era subito infuriata la polemica con edicolanti e panificatori scesi sul piede di guerra contro l'amministrazione comunale e contro la stessa polizia municipale. Politicamente, era seguita un'alzata di scudi da parte di Diego Pintarelli (che non aveva votato il provvedimento perché assente) contro soprattutto l'assessore in carica Giorgio Girardi, mentre la Lega Nord (aveva votato contro) ha indirizzato i propri strali contro la polizia municipale: dichiarazioni e annunci vari, poi la mozione proposta da Pintarelli e condivisa anche dalle altre forze politiche per la convocazione urgente del consiglio comunale.

Come già annunciato, il consiglio è stato convocato per martedì. All'ordine del giorno proprio la delibera con le modifiche e l'estensione dell'orario di apertura con specificate tutte le deroghe possibili.

Pertanto, le modifiche al provvedimento deciso in dicembre riguardano la possibilità di aprire i negozi non prima delle 6 (anziché alle 7) e la chiusura non oltre le 22.30. Questa apertura vale per tutti i dodici mesi dell'anno e quindi anche in febbraio e marzo (i due mesi di chiusura domenicale).  Stesso orario anche per la zona lacustre (con Ischia, San Cristoforo, Canale, Valcanover, S. Vito e S. Caterina) considerata ancora "turistica". Solo in questa zona è possibile aprire i negozi senza rispettare la chiusura domenica e infrasettimanale per tutto l'anno, a differenza dei negozi sul rimanente territorio comunale di Pergine. Per il quale territorio non si è mai compreso appieno la ragione del "declassamento" da parte della Provincia, nonostante i requisiti rispettati (e ampiamente superati).













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