il fenomeno

Eclissi di sole, a Trento è caccia ai «vetrini»

Lo spettacolare fenomeno domani dalle 9.30 alle 11.40. L’esperto Lavarian: «Oscurato il 60%. La totale sarà nel 2081»


di Luca Marognoli


TRENTO. Non sarà come quella del 1999, quando fu oscurato il 98% del disco solare. Per rivedere una eclisse simile in Trentino si dovrà attendere il 2081, quindi è meglio accontentarsi di quella di venerdì, limitata al 60%. Sempre che non siate disposti a prendere l’aereo per il Nord - le isole Svalbard o le Far Oer vanno benissimo - dove sarete nella “parte centrale dell'ombra” e vedrete il sole coprirsi completamente e il cielo offuscarsi.

Alle 10.30 sarà raggiunta la massima visibilità del fenomeno: al Muse, gli esperti del settore astronomia racconteranno in diretta l’eclisse (il venerdì normalmente ci sono 1000-1500 visitatori, che potranno partecipare assieme agli appassionati) grazie a un’osservazione guidata del cielo con due telescopi che avverrà nell’antistante parco delle Albere. Per chi resterà a casa, una diretta sul profilo Facebook del museo seguirà passo passo l’evento, postando foto e rispondendo a domande.

«C’è molto interesse in questi giorni», spiega Christian Lavarian, responsabile della sezione astronomia del Muse. «Soprattutto sui social forum dove molte persone chiedono che strumenti servono per osservare in sicurezza il fenomeno. Il consiglio è di utilizzare dei filtri sia per la visione a occhio nudo che con binocoli o telescopi. Il filtro va sempre messo davanti alla lente, verso il cielo. Il fenomeno è appariscente, sarà bello e imperdibile: la prossima eclisse di questa categoria qui si verificherà tra una ventina d'anni, anche se ogni anno ce ne sono tre o quattro in altre parti del mondo». Esiste un filtro professionale: «Si chiama “Astrosolar”, costa pochi euro, ma non credo che si trovi a Trento. Altri filtri non specifici vanno comunque bene: un vetrino da saldatore, come un pezzo delle vecchie pellicole, un Cd-rom o un Dvd. L’importante è che non siano usati troppo a lungo: si consiglia un minuto di visone seguito da 3 di riposo. Non si rischiano danni - afferma Lavarian - ma è meglio essere cauti».

Gli appassionati si sono già dati da fare per procurarsi l’occorrente: «Si sono presentate una decina di persone negli ultimi due o tre giorni», spiegano alla ferramenta Franzinelli. «Alcune avevano le idee chiare e si erano già informate all’osservatorio di Padova, altre chiedevano semplicemente i “filtri per le eclissi”». Anche da Lorenzi, all’inizio di via Brennero, «ieri sono venuti in due», dicono alla cassa. «I vetrini sono quelli che si applicano alla maschera da saldatore: costano 1 euro e 80 e hanno una protezione elevata». Scaffale vuoto da Obi, anche se non è noto se la causa sia la “febbre da eclisse”.

Ma che tipo di spettacolo ci aspetta venerdì? «L'eclissi inizierà alle 9.30 e si concluderà alle 11.40. Vedremo il bordo occidentale del sole (quello in alto a destra per capirci), che un pezzettino alla volta verrà coperto dal disco nerissimo della luna».

Non fa differenza in che zona del Trentino vi troviate: «Si potrà vedere dal balcone di casa allo stesso modo che in montagna: non servirà l’aria tersa che si cerca nelle osservazioni notturne, né l'assenza di fonti luminose che occorre per vedere meglio le stelle».

Lavarian rassicura chi ha letto notizie fantasiose: «Le eclissi sono fenomeni conosciuti: non diventerà buio, quasi non ci si accorgerà di nulla. Ci sarà molta più luce di una giornata nuvolosa e non vi saranno blackout o crolli della produzione di energia come dice qualcuno».













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