Ecco il «Pric», 5 milioni per rifare le luci pubbliche

Prevede 10 anni per completare l’intervento: si risparmierà il 60% di energia Il primo stralcio comporta lavori per 970.000 euro (228.000 già nel 2014)


di Roberto Gerola


PERGINE. Investimento di 5 milioni di euro per abbattere il costo della bolletta comunale dell’energia elettrica del 60%. In teoria, perché la spesa è diluita in 10 anni e si dovrà attendere che la rete di illuminazione pubblica sia appunto a regime, ovvero che siano effettuati tutti quegli interventi necessari a ridurre gli sprechi e a mettere a norma l’intera impianto.

Lo studio che va sotto il nome di Pric (piano regolatore illuminazione comunale) era stato commissionato ancora alla Stet dalla giunta Corradi & Co. che l’aveva anche esaminato e condiviso. Servirà per ridurre l’inquinamento luminoso, per il risparmio energetico, per ottimizzare la rete, per contenere i costi della manutenzione. E’ stato approvato martedì sera in sede consiliare da vecchi e nuovi amministratori. Un provvedimento obbligatorio per i Comuni e Pergine lo ha adottato per risparmiare appunto sulla bolletta (ad esempio, circa 1.100.000 euro sulla quella da 1.853.000 euro nel 2012). Siamo sempre “in teoria” in quanto la serie di interventi necessari è “dinamica”, condizionata cioè dall’evoluzione delle apparecchiature elettriche via via saranno utilizzate negli anni, ma anche dagli interventi che si renderanno necessari. Ed è stata illustrata una sorta di scaletta (anche questa suscettibile di modifiche).

Per ogni punto luce (e sono 4.105) è stata redatta un’analisi per verificarne luminosità, sistema di illuminazione (vapori di sodio, vapori di mercurio, Led) e struttura portante. La conclusione è stata che la situazione è buona: pochi punti luce “al mercurio” (costosi e vecchi), molti “al sodio” (risparmiano, ma “arancioni” e poco luminosi), il resto a Led (ottimi); i globi (dispersivi) sono pochi, ma occorre sostituire subito 30 regolatori di flusso luminoso. A Pergine ci sono 86 pali senza il cavo “a terra”, 26 quadri elettrici da rifare o accorpare, 10 chilometri di linee vecchie, armature dei punti luce da sostituire e 2,4 chilometri di linee nuove da allestire. Il primo stralcio comporterà un intervento di 970.000 euro, con 228.000 euro previsti già nel bilancio 2014 (darà un risparmio di 75.000 euro) e a seguire gli altri, appunto fino a coprire la spesa di 5 milioni in 10 anni (in teoria). Dopo un’introduzione da parte dell’assessore Franco Demozzi, il piano è stato illustrato da Roberto Baldo (Stet) e Matteo Manica presenti i professionisti Maurizio Fauri e Mattedi. E’ stato appunto Roberto Baldo (responsabile del progetto) a ricordare come il Pric valga per l’illuminazione esterna pubblica ma anche privata e che il progetto prevede contribuzioni provinciali ed europee.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano