E nel dibattito in aula Savoi offende Rossi: «Buffone, vai a casa»
TRENTO. Il paragone non gli è proprio piaciuto. E il consigliere leghista Alessandro Savoi si è scagliato contro il presidente della giunta: «Buffone, buffone, vai a casa». Un siparietto non proprio...
TRENTO. Il paragone non gli è proprio piaciuto. E il consigliere leghista Alessandro Savoi si è scagliato contro il presidente della giunta: «Buffone, buffone, vai a casa». Un siparietto non proprio edificante quello messo in scena in aula dal capogruppo del Carroccio contro Ugo Rossi, nel bel mezzo della discussione della mozione sui lupi.
Ma come si è arrivati a fare volare gli stracci in Consiglio parlando della gestione dei carnivori? Rossi stava rispondendo a chi gli rinfacciava di essersi ora preso a cuore la faccenda dei lupi per motivi elettorali: «I toni da campagna elettorale? Beh oggi assistiamo a ministri, che girano per le piazze, a dire che sono sempre vicini alle forze dell’ordine. Perché l’Upt non può dire che è vicina agli allevatori per le problematiche legate al lupo?».
Il riferimento al ministro dell’Interno Salvini, ha fatto saltare la mosca al naso a Savoi, offeso evidentemente dell’accostamento del proprio segretario alla vicenda dei lupi: «Vai a casa, buffone, buffone» si è scaldato il leghista. Rossi ha risposto accettando la metafora? «Sì, a casa ci vado e faccio pure la sua stessa strada. Solo che io mi fermo prima a Lavis e lei procede per la valle di Fiemme».
Riportata la calma in aula, il presidente della giunta ha spiegato quale sia l’atteggiamento della Provincia sul tema della gestione dei selvatici: «Significa – ha detto – agire allo stesso modo sia con un governo colorato in un certo modo sia con un governo colorato in un altro modo. Come ha fatto la giunta provinciale che tutti e due i governi nazionali ha cercato di esercitare le sue prerogative, anche pagandone le conseguenze dopo aver deciso di eliminare un esemplare pericoloso di orso. Allora esercitammo le nostre prerogative». Rossi ha poi ricordato la richiesta di una norma di attuazione inoltrata il 4 agosto 2015 per chiedere di ampliare le competenze della Provincia sulla gestione dei grandi carnivori, orso e lupo, attraverso un'apposita norma di attuazione. La Commissione dei 12 elaborò la norma, che poi fu bloccata dal governo nazionale in disaccordo con la parte riferita al lupo. Tutto alla fine si arenò ma questo - ha concluso Rossi - dimostra che la giunta aveva portato avanti coerentemente la richiesta di poter abbattere i lupi anche con il governo precedente a questo». Insomma toni piuttosto accesi su un tema difficile.
(g.t.)