Duemila alpini al raduno Prove generali per il 2018

Ad Ala la sfilata delle penne nere trentine tra gli applausi di una grande folla Il presidente nazionale Favero: «Siamo qui per ricordare, no alle polemiche»


di Roberto Gerola


ALA. Duemila le penne nere che ieri mattina hanno invaso la città di Ala per l’11° Raduno sezionale. Un evento che ha visto 150 gagliardetti (e quindi altrettante comunità del Trentino) più una trentina di fuori provincia, ma anche una ventina di vessilli in rappresentanza di altrettante città dell’Italia settentrionale con naturalmente Trento e Bolzano in prima fila.

Ma la soddisfazione maggiore per i trentini è stata la presenza del presidente Ana nazionale Sebastiano Favero che nel suo intervento ha in qualche modo ufficializzato l’assegnazione dell’Adunata 2018 a Trento.

Il Raduno di ieri ad Ala ha fatto seguito alla cerimonia in onore di tutti i Caduti nella battaglia di Passo Buole, un sito a quota 1460 che aveva visto la presenza di centinaia di persone tra alpini, autorità rappresentanze d’arma (anche austriache). E ieri, la sfilata dalla periferia fino alla piazza del municipio ha visto circa duemila persone, con in testa il gonfalone di Ala, poi quattro fanfare, rappresentanze d’arma, gli striscioni della Sezione Ana Trento e delle Zone alpine. Al centro dell’attenzione, il vessillo Ana di Trento scortato dal presidente nazionale Favero (alla sua prima uscita ufficiale dopo la riconferma alla carica) e dal presidente sezionale Maurizio Pinamonti, seguito dal direttivo e quindi via via tutti gli alpini inquadrati e dietro a loro la popolazione che tuttavia attendeva il corteo nelle vie imbandierate del centro storico.

In piazza, messa concelebrata dal vescovo emerito Claudio Giuliodori insieme a don Daniele Laghi e al cappellano militare don Gianni Ciorra. Tra le autorità civili, il sindaco di Ala Claudio Soini, l’assessore Tiziano Mellarini (con Walter Viola vicepresidente del consiglio provinciale), il colonnello Musti (comandante del 2° Genio Guastatori alpini con sede a Trento), parlamentari, consiglieri provinciali, Mario Aichta (console Croce Nera), Giorgio Debiasi (presidente Protezione civile Ana Trento), Mauro Bondi (neo consigliere nazionale Ana) ed altri.

Dopo il rito, la serie di interventi aperta da Pio Laghi, capogruppo Ana di Ala. Pinamonti ha ricordato come siano stati sempre gli alpini a commemorare i Caduti a Passo Buole; che il raduno è dedicato a loro in nome della pace, della fratellanza e del ricordo «che da sempre, ha detto, sono i valori di noi alpini». Infine, il presidente Favero: «Noi siamo qui, ha detto per non dimenticare, e per nessun altro motivo. Siamo qui per la gente e con la gente siamo solidali e lo abbiamo dimostrato a Bolzano e lo dimostreremo a Trento nel ’18. Certe dichiarazioni non hanno senso per noi alpini perché ricordiamo tutti senza distinzione e saremo a Trento senza speculazione alcuna». Lunghi applausi hanno chiuso il suo discorso.

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