Dramma a Bressanone, tredicenne sorpreso dalla piena scompare nel fiume

Sorpreso dalla piena della diga di Rio Pusteria, l'adolescente scivola nel fiume da una scarpata. Con un coetaneo aveva cercato di raggiungere la strada risalendo un ripido pendio: l'amico l'ha visto precipitare ma non ha potuto fare nulla


Fabio De Villa


BRESSANONE. Ci hanno sperato fino all'ultimo i soccorritori, ma l'oscurità ha avuto il sopravvento dopo quasi 3 ore di ricerche. Alle 22 di ieri sera, infatti, sono state sospese le ricerche di un bambino brissinese di 13 anni finito in acqua in una zona impervia che costeggia il fiume Rienza. Il giovane era intento a giocare con un suo coetaneo quando si è consumato il dramma. I due stavano passeggiando lungo la riva destra del fiume all'altezza della vecchia centrale elettrica di Bressanone, in via Luson, quando il letto del fiume ha cominciato ad alzarsi. I bambini - questa la ricostruzione - hanno così pensato di arrampicarsi lungo la boscaglia per raggiungere la passeggiata sovrastante che li avrebbe poi condotti sulla via di casa. Hanno scelto una zona molto impervia del bosco e giunti circa ad una trentina di metri di altezza dal fiume si è consumato il dramma.

Uno dei due ragazzini è scivolato, perdendo l'equilibrio e volando nel dirupo. Il suo amico ha assistito impotente al dramma, anche se non ha visto l'amico finire in acqua, poichè in quel punto la vegetazione è molto fitta. Sconvolto, l'amico del tredicenne ha raggiunto la strada ed ha lanciato l'allarme. Qui si è messa in moto la macchina dei soccorsi: oltre un centinaio di pompieri da tutto il circondario si sono riversati su tutti i ponti da nord a sud della città, nonché nel punto dell'incidente. Dall'ospedale si è alzato in volo il Pelikan 2, che ha controllato le acque dall'alto, sul posto sono state inviate anche alcune ambulanze della Croce Bianca.

Grande lavoro soprattutto per il corpo dei sommozzatori di Fortezza e Vipiteno che hanno setacciato il fiume con un gommone, così come i volontari del soccorso alpino del Cnas di Bressanone ed i colleghi del Brd che hanno praticato alcune discese in corda per raggiungere il punto dell'incidente. Ore ed ore di ricerche, tutto purtroppo inutile, almeno fino alle 22 di ieri. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte anche polizia e carabinieri, nonché il gruppo di assistenza spirituale della Croce Bianca, i quali volontari hanno confortato madre e padre del 13enne, per tutto il tempo rimasti nella zona adiacente all'incidente nella speranza di sapere qualcosa assieme ad un gruppo di vicini di casa. Via Lungo Rienza è stata chiusa poichè le sirene e i mezzi di soccorsi che hanno fatto la spola avanti ed indietro dalla zona dell'incidente, hanno attirato sul posto decine di curiosi.

I due ragazzini non erano nuovi a questo tipo di svago nella zona che costeggia il fiume Rienza, molto spesso infatti passavano il loro tempo a giocare sulle sponde del fiume o nelle passeggiate sottostanti insieme ad altri coetanei. Le ricerche sono riprese alle prime luci dell'alba. Con il passare delle ore, però, la speranza di ritrovare in vita il tredicenne si affievolisce.

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