Docente truffato da due sacerdoti
Ha versato 40 mila euro per salvare un'eredità milionaria. Inesistente. Condannati i due preti
TRENTO. Una truffa quasi perfetta che, sulla carta, aveva tutti gli ingredienti per raggirare chiunque: due sacerdoti, un lascito milionario (e la necessità di pagare le spese legali per non perdere tutto), una nobildonna romana. Tutto questo racchiuso nella cornice del Vaticano. A finire gabbato è stato un insegnate di Trento, che per salvare il maxi lascito da 200 milioni di euro aveva versato 40 mila euro.
I due sacerdoti, secondo quanto stabilito dal tribunale, avrebbero sfruttato la fede e la devozione della vittima. Uno dei due preti avrebbe contattato l’amico (conosciuto in un convento) e gli avrebbe raccontato che il Vaticano avrebbe presto ricevuto una grande eredità, il lascito di una nobildonna romana: tale contessa Bruciaferri pronta a donare alla Chiesa ben 200 milioni. Un’eredità favolosa, che avrebbe consentito al Vaticano di realizzare chissà quanti e quali opere di carità ma che, per essere sbloccata, richiedeva costose pratiche notarili.
L’insegnante si era messo a disposizione e in varie tranche, attraverso vaglia postali e bonifici ha, inviato 40 mila euro che, questi erano gli accordi, gli sarebbero stati restituiti all’arrivo dell’eredità. Cosa che però, nonostante il trascorrere del tempo, non succedeva mai.
D'un tratto l’insegnante ha denunciato il raggiro. E ora è arrivata la condanna.