Divieto di botti a macchia di leopardo
TRENTO. L’ultimo appello è quello arrivato ieri e firmato alla Lav. Un appello a non sparare petardi e botti l’ultimo giorno dell’anno (inviti simili erano stati lanciati nei giorni scorsi anche da...
TRENTO. L’ultimo appello è quello arrivato ieri e firmato alla Lav. Un appello a non sparare petardi e botti l’ultimo giorno dell’anno (inviti simili erano stati lanciati nei giorni scorsi anche da associazioni animaliste) e un richiamo al Comune di Trento che neppure questo anno ha deciso non di emanare alcun divieto di «sparare» richiamando invece alla prudenza di ognuno. Ci sono invece altre amministrazioni che hanno pubblicato specifiche ordinanze per vietare fuochi artificiali, petardi, razzi e mortaretti. Divieti specifici destinati a durare, nella maggior parte dei casi, fino all’Epifania. A decidere quindi per il divieto di botti e simili sono state le amministrazioni comunali di Malè, San Giovanni-San Jen de Fascia, Campitello. Canazei, San Martino di Castrozza, Mazzin di Fassa, Brez, Baselga di Pinè, Soraga, Ziano, Caderzone, Domaro-Folgarida, Fondo, Giustino, Porte Rendena.
Il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, ha specificato la situazione con un post su Facebook. «L'articolo 19 del Regolamento di Polizia Urbana del comune di Pergine vieta l'utilizzo di petardi e fuochi d'artificio su tutto il territorio comunale. Gli agenti cercheranno di far rispettare questa regola ma purtroppo non sono onnipresenti. Oggi per esempio (il post è di sabato) nello stesso momento hanno ricevuto chiamate dal parco Giarete e dal parco di via Caduti dove alcuni ragazzi si “divertivano” con petardi . Immagino che questi ragazzi siano figli di qualcuno che avrebbe il compito primario di impartire loro l'educazione per il rispetto delle regole, delle altre persone e degli animali . A parte il problema di possibili infortuni avviso che le sanzioni sono pesanti».