Diciottenne pestato in piazza Duomo

Rifiuta la droga e tre magrebini lo colpiscono con testate e pugni. Lui incontra per caso uno dei picchiatori e lo fa arrestare


di Luca Marognoli


TRENTO. Pestato da tre sconosciuti in piazza Duomo. Dopo l’aggressione di via Verdi ai danni di manifestanti di Sociologia e passanti da parte di una squadra di fascisti, un altro grave episodio di violenza che ha per teatro il centro storico cittadino. Questa volta alla radice non ci sono motivi “ideologici” o di contrapposizione politica. Siamo alla criminalità spicciola, legata allo spaccio di droga, ma ad inquietare - oltre al luogo - è la particolare ferocia dei picchiatori e la circostanza che la vittima fosse sconosciuta a chi ha agito. Chiunque avrebbe potuto finire all’ospedale se fosse passato sotto il Nettuno martedì scorso, all’1 e 20 del mattino. Non sarà stata l’ora di cena, ma siamo pur sempre nella piazza simbolo della città, che anche nelle prime ore della notte è frequentata da giovani e da universitari provenienti dal polo di via Verdi. E’ toccato ad un ragazzo di soli 18 anni avere la disavventura di imbattersi, quella notte, in un gruppetto di tre magrebini. “Vuoi della roba?”, gli ha chiesto uno di loro. Al diniego del giovane, è scattata la reazione violenta: il diciottenne è stato colpito al capo con testate e pugni, poi rapinato di 150 euro che teneva nel portafogli.

Il giorno dopo, con ancora i segni del pestaggio ben visibili, il giovane si è rivolto ai carabinieri di Trento per denunciare il fatto. Sono subito iniziate le indagini per cercare di risalire ai presunti responsabili.

La stessa vittima ha contribuito in maniera decisiva, avvistando casualmente uno dei suoi aggressori lunedì pomeriggio in via Pozzo. Il ragazzo ha subito avvisato i militari, che si trovavano nelle immediate vicinanze con una pattuglia del radiomobile impegnata proprio nel controllo della zona, notoriamente tra le più “calde” per la presenza massiccia di nordafricani dediti allo spaccio. L’aggressore è stato fermato all’uscita del supermercato Poli, dove era nel frattempo entrato per fare degli acquisti. Si tratta di Ahmed Jlidi, anche lui di 18 anni, di nazionalità tunisina. I militari hanno subito notato il suo comportamento strano, che lasciava trasparire un forte nervosismo. Una volta trasportato in caserma, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di sei ovuli termosaldati contenenti eroina, oltre che di alcuni grammi di hashish. Gli sono stati anche sequestrati 50 euro ritenuti provento di spaccio. E’ stato quindi rinchiuso nel carcere di Spini di Gardolo. Dovrà rispondere di rapina e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I carabinieri, che sono sulle tracce dei suoi due complici, hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini, come si è verificato in questa circostanza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano