Dichiarazioni Icef, 464 "furbetti"

Controllate 10 mila pratiche: 350 trasgressori per il reddito di garanzia



TRENTO. Su 10 mila dichiarazioni Icef controllate (su un totale di 200 mila), sono 545 quelle risultate anomale, presentate da 464 cittadini per ottenere aiuti da parte della Provincia. Di questi, 349 si sono visti modificare il beneficio. Circa la metà di chi ha dichiarato il falso, lo ha fatto per ottenere l'assegno regionale o il reddito di garanzia. In particolare, per quest'ultimo sostegno, i controlli a tappeto hanno fatto emergere 350 trasgressori che hanno mentito sul requisito dei 3 anni di residenza.

I dati sono stati presentati ieri in quarta commissione dall'assessore Ugo Rossi. Su circa 200.000 dichiarazioni Icef, ne sono state controllate 10 mila, incrociando le banche dati relative a redditi e fabbricati. Sono in corso di verifica 545 dichiarazioni anomale, collegate a 1481 domande e a 464 sottoscrittori. In un caso, isolato ed eclatante, è stata omessa l'indicazione di un reddito di 131.648 euro. In un certo numero di casi, nonostante la dichiarazione non veritiera, non si riscontra alcuna modifica del beneficio e quindi non si realizza alcun indebito vantaggio per il richiedente. Su 1.481 domande interessate, per 599 non c'è nessuna variazione al beneficio, per 722 c'è una variazione, per 58 una perdita e per 102 permane l'assenza del beneficio.

Le dichiarazioni false riguardano per circa il 50% il settore delle politiche sociali (soprattutto l'assegno regionale al nucleo familiare e il reddito di garanzia), per il 40% il settore istruzione (il diritto allo studio) e per il restante l'ambito della sanità (in particolare l'assistenza odontoiatrica).Per quanto riguarda in particolare il reddito di garanzia per i soggetti poveri, i controlli hanno fatto emergere 350 trasgressori che hanno dichiarato il falso sul requisito richiesto dei 3 anni di residenza in Trentino per sè o per i familiari; 80 invece i trasgressori sul fronte delle domande di assegno regionale al nucleo familiare.

«Con il nuovo regolamento sul reddito di garanzia in fase di elaborazione - ha spiegato Rossi - si sta pensando di sanzionare le dichiarazioni irregolari escludendo le persone dal beneficio economico per un certo periodo, differenziando chi già gode di benefici come la casa Itea e chi no. In queste settimane sono in corso ulteriori verifiche per verificare le anomalie: in caso di conferma della dichiarazione non veritiera, si procederà alla segnalazione alla Procura e contestualmente al recupero dell'indebito percepito dagli interessati». Nei casi in cui tale indebito non superi i 3999,96 euro, il reato viene derubricato a sanzione amministrativa, tra 5.164 euro e 25.822 euro.













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