«Degrado, caos e spaccio il sindaco intervenga»
Forte (e unitario) richiamo della circoscrizione Centro storico-Piedicastello al primo cittadino: «Andreatta venga a discuterne qui con noi»
TRENTO. La situazione di degrado e di generale malcontento espresso dai residenti del centro storico di Trento è tornata a tenere banco nella seduta del consiglio circoscrizionale Centro storico Piedicastello dello scorso lunedì sera. Minoranza e maggioranza hanno richiesto con forza al presidente del consiglio di invitare il sindaco di Trento a partecipare a una delle prime sedute del 2014 per fare il punto della situazione su come stanno andando le cose in particolar modo in piazza della Portela ma, più in generale, in tutta l’area cittadina interessata da problemi quali spaccio e disturbo alla quiete pubblica soprattutto nelle ore notturne. “Si tratta comunque di due questioni distinte, una cosa è la situazione di degrado e l’altra la movida degli studenti universitari” ha precisato Marchetti (Pt), mentre Andreolli (Pd) ha enfatizzato come il problema riguardi, sotto diversi aspetti chiaramente, gran parte del centro storico e anche il rapporto tra residenti, esercenti e studenti. Con la presenza del sindaco a una delle prime sedute dell’anno nuovo il consiglio punta a elaborare anche possibili soluzioni ai problemi del centro e, in generale, a ribadire la necessità di un maggiore impegno da parte delle autorità preposte nel far rispettare le leggi e i regolamenti comunali vigenti.
Presa di posizione decisa e compatta è stata espressa dal consiglio anche in riferimento alla proposta di abrogazione delle circoscrizioni della consigliera comunale Giovanna Giugni: il voto non favorevole alla proposta di abrogazione del capo V dello Statuto comunale e dell’intero Regolamento del decentramento, che stabilisce appunto la possibilità per i Comuni con oltre 30 mila abitanti di costituire i consigli circoscrizionali, è stato votato all’unanimità come già era accaduto in altre circoscrizioni, da quella di Meano a quella del Bondone, da Mattarello a Villazzano. “Pur considerando la possibilità di revisione, rimodulazione e riorganizzazione delle circoscrizioni è irrinunciabile la scelta di decentrare sul territorio la gestione dei principali servizi di base” - ha commentato Melchiore Redolfi.
“I consigli circoscrizionali sono un valido strumento di democrazia partecipativa in grado di rafforzare il tessuto relazionale della città, le identità dei quartieri, le reti di prossimità e di vicinato, la dimensione solidale e comunitaria”. Il consiglio, difendendo il suo ruolo e il suo operato, ha però anche espresso un’apertura verso il cambiamento. “Sono fondamentali dei passi in avanti verso la revisione delle funzioni e l’accorpamento di qualche circoscrizione, superando le logiche del campanilismo” ha osservato Marchetti (Pt), mentre il consigliere Michele Facci (Patt) ha sollevato la necessità di essere più propositivi e “di lavorare di più e meglio affinchè il decentramento abbia senso”. La consigliera Roberta Zalla (Pd) conclude: "Le circoscrizioni sono un importante strumento di democrazia, forse qualcosa non funziona come dovrebbe ma questa revisione dovrebbe avere avvio dalle stesse circoscrizioni, in collaborazione con il Comune".