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Dallapiccola: «Con l’orso si può e si deve convivere»

L’assessore provinciale in un incontro a Candriai detta le regole: «Occorre evitare di camminare in assoluto silenzio nei boschi, specie di notte»



TRENTO. Convivere con l’orso? «Si può e anzi si deve fare. La presenza del plantigrado in Trentino è un attestato di qualità ambientale». Parola dell’assessore provinciale competente Michele Dallapiccola nel corso di un incontro pubblico a Candriai a cui ha preso parte anche Claudio Groff, del settore grandi carnivori del Servizio foreste e fauna.

Molti gli spunti e altrettante le domande. Convivere con l'orso si può e si deve, tenendo anche nella giusta considerazione le opportunità create da questa convivenza. Il percorso normativo è in continua evoluzione. Nel frattempo, è necessario cambiare alcune abitudini.

Andare nei boschi in assoluto silenzio, magari di notte, da soli, nelle zone frequentate dal plantigrado, è altamente sconsigliabile se non si adottano gli accorgimenti da tenere che in fondo sono modesti: basta anche parlare ad alta voce, o attaccare un campanello alla bicicletta, per produrre quel tanto di rumore necessario a fare scappare l'animale, che di norma evita il contatto con l'uomo.

Più complesso gestire la convivenza orsi-allevatori: per questo la Provincia, con il suo assessorato all'Agricoltura e il suo Servizio Foreste e fauna, è impegnata a sostenere chi vive e lavora in montagna, non solo risarcendo eventuali danni provocati dai grandi carnivori ma anche fornendo l'assistenza necessaria sul piano tecnico per prevenirli.

Occorre tenere presente che la gran parte della popolazione di orsi sul territorio trentino, attualmente una cinquantina di esemplari, non crea particolari problemi. Gli esemplari più problematici sono meno del 5% e ad essi viene dedicata naturalmente una particolare attenzione: «Attualmente gli orsi si riproducono naturalmente e la loro presenza sul territorio sembra essersi stabilizzata. "Questo rappresenta un attestato di qualità straordinario per l'ambiente trentino - ha sottolineato l'assessore Dallapiccola - e deve spingerci a continuare a coltivare questa convivenza, pur se consapevoli dei suoi aspetti delicati. Alcune nostre abitudini devono necessariamente cambiare. Per quanto riguarda gli escursionisti, il primo accorgimento è quello di fare rumore, affinchè l'orso si avveda della presenza dell'uomo e scappi. Maggiore attenzione deve prestare chi ha del bestiame. Una normale recinzione non basta a tenere lontano il predatore, anzi, può facilitargli il compito. E' necessario chiudere gli animali nella stalla, ad eccezione dei bovini, a sera, o dotarsi di recinzioni elettriche. Capiamo che ciò possa provocare irritazione e anche preoccupazione. Tuttavia dobbiamo essere in grado di valutare le opportunità che questa convivenza crea».













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