Dal caffè all'autostradaTutti gli aumenti del 2010
E’ un caffè più amaro del solito quello che ha accompagnato il risveglio dei trentini nel primo giorno del 2010. Al bar Pasi e al Caffè Italia, fra i più gettonati del centro storico, la tazzina al banco è passata da 90 centesimo a 1 euro. E Walter Botto, titolare di entrambi i locali e rappresentante cittadino di categoria per l’Unione, anticipa: «Molti faranno lo stesso». Aumentano anche l'autostrada e altre tariffe
TRENTO. E’ un caffè più amaro del solito quello che ha accompagnato il risveglio dei trentini nel primo giorno del 2010. Al bar Pasi e al Caffè Italia, fra i più gettonati del centro storico, la tazzina al banco è passata da 90 centesimo a 1 euro. E Walter Botto, titolare di entrambi i locali e rappresentante cittadino di categoria per l’Unione, anticipa: «Molti faranno lo stesso».
Per verificarlo sul campo bisognerà attendere oggi, dato che ieri molti esercizi avevano le serrande abbassate. Ma l’impressione è che questa volta non si tratti della classica rondine che non fa primavera. Anzi. Il rincaro era nell’aria - spiega Botto - dopo che altri locali rinomati avevano aperto la strada nei mesi scorsi. Risale a febbraio il ritocco al Caffè Tridente di piazza Duomo, che il gestore Marco Scola aveva giustificato - fra l’altro - con la scomodità di dare gli spiccioli di resto. Nessuno nasconde però come la causa principale sia l’aumento dei costi, dal personale al plateatico, dali affitti alle tariffe di acqua, luce e riscaldamento, che hanno ridotto i margini di guadagno degli esercenti. Resta il fatto che alla fine a pagare (e non in senso figurato) è sempre il cittadino, perché il rincaro viene scaricato sul suo portafoglio. Il caffè, infatti, non fa che confermare una tendenza alla crescita dei prezzi che tocca un po’ tutti i settori.
Occupazione suolo pubblico. Nel caso di posa di tavolini e fioriere, si passa da 81 a 82,50 euro (+1,85%), con riduzione del 50% nel caso di proroga rispetto al’anno precedente (41 euro). Le occupazioni con cantieri o per scavi crescono da 106 a 107,50 +1,42%).
Case di riposo. Con il nuovo anno gli ospiti della “Civica di Trento” pagheranno 45,84 euro al giorno, con un aumento del 12% rispetto ai 41 euro del triennio precedente. Le strutture interessate sono la nuova Rsa di San Bartolomeo, l’ex ospedalino, Gardolo e Gabbiolo.
Autostrada. Gli aumenti decisi dal governo si vederanno anche ai caselli trentini, anche se non in misura rilevante. Il pedaggio da Trento centro a Rovereto nord aumenta di 10 centesimi (1,60 euro), lo stesso per la tratta fino a Bressanone (6,90) e di 20 fino al Brennero (9,30). Invariato il costo del biglietto dal capoluogo a Rovereto sud, Ala Avio, Affi, Verona nord e, in direzione opposta, a San Michele.
A livello nazionale, da oggi chi deciderà di muoversi in auto dovrà pagare il 2,7% in più, che significa, denunciano le associazioni dei consumatori, 60 euro all’anno in più a famiglia.
Acqua e fognature. La tariffa base unificata registra un incremento del 6,61 per la quota variabile, mentre la fissa cresce del 2,73% sia per le utenze domestiche che non.
Quanto alle fognature lo scostamento è del 4,31% in più per la quota variabile, del 3,91% per la fissa.
Gas. Da ieri si spenderà di più anche per il gas. Il dato è nazionale: l’Authority ha deciso di aumentare le tariffe per il prossimo trimestre del 2,8%, pari a circa 26 euro.
Assicurazioni auto. Rincari anche per l’assicurazione auto: i cittadini dovranno pagare in media il 15% in più (circa 130 euro all’anno).
Stangata da 600 euro. Secondo una stima delle associazioni di difesa dei consumatori, complessivamente gli aumenti comporteranno una spesa di 600 euro in più all’anno per famiglia