Da rifugio dei disperati a centro hi-tech
La ristrutturazione del palazzo ex Enel ha cambiato il volto di uno scorcio di città: ora è la sede di Trentino Network
TRENTO. È stato un mostro di cemento per quasi vent'anni, rifugio per senzatetto e luogo di degrado nel bel mezzo del rione residenziale di Cristo Re, tra il lungadige Leopardi e via Pedrotti. Oggi, su quello che per tutti è il palazzo dell'Enel, campeggia la targa di Trentino Network, lo scheletro di cemento grigio è diventato una modernissima facciata bianca e il terreno intorno è passato da deposito di calcinacci a prato inglese.
L'edificio, quattro piani di uffici dai soffitti alti e grandi pareti finestrate con vista sul fiume e il doss Trento, ha anche a disposizione sessanta parcheggi interrati e trenta nello spazio circostante, e sarà non solo il quartier generale delle telecomunicazioni trentine ma, per circa un terzo della sua superficie, sede anche di altri uffici provinciali.
La ristrutturazione, dopo quasi tre anni di lavoro, è completa per più dell'80% e gli ottanta dipendenti di Trentino Network hanno già preso possesso dei loro nuovi uffici, abbandonando la vecchia sede di via Gilli. «Con la fine dell'anno completeremo del tutto il passaggio - ha detto con soddisfazione l'amministratore delegato Alessandro Zorer – lo spostamento del personale è stato rapido, perchè non utilizziamo quasi più documenti cartacei e i dipendenti sono arrivati solo con i loro computer portatili, manca invece da riallestire tutta la parte tecnologia».
L'intervento, inestimabile per l’importanza della riqualificazione di questo angolo di città, è costato circa quattro milioni di euro. «Una spesa relativamente contenuta, - ha commentato Zorer - perché l'edificio faceva già parte del patrimonio di Trentino Network, a seguito di una lunga serie di scissioni e fusioni di rami d'azienda causate dallo scorporo di Enel».
Il trasloco è stato anche un fortunato pretesto per ammodernare le strutture tecnologiche: da ecomostro il palazzo diventerà il centro stella, che in gergo indica il nodo nevralgico per la fibra ottica, a cui faranno capo tutti i nodi distribuiti sul territorio. A partire dal 2014, infatti, la Trentino Network accenderà la sua "dorsale" di cavi in fibra ottica, che permetterà di interconnettere tutti gli uffici della pubblica amministrazione della nostra provincia, utilizzando internet a una velocità di 100 megabit e dismettendo l'affitto della rete di Telecom Italia.
Un trasloco utile, dunque, anche se, come ha detto sorridendo Zorer, «si tradirebbe la mission dell'azienda se si dicesse che questo spostamento era necessario. La nostra azienda si occupa di sviluppo nel settore delle telecomunicazioni e dunque ragioniamo svincolati dal mondo fisico, certo è però che la nuova location, oltre a permetterci una riorganizzazione logistica, ci rende molto più visibili per un contatto con la cittadinanza».
Quel che è certo è che l’ormai ex palazzo dell’Enel, ora ribattezzato di Trentino Network, rappresenta un esempio di riqualificazione urbana virtuosa, che mette fine allo scempio architettonico di un progetto bloccato e rimasto a deturpare la riva sinistra dell’Adige per troppo tempo.
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