Da Canazei al Sellaronda: ecco Funifor
La nuova funivia da Alba al Col dei Rossi è costata 18 milioni. Ha già portato un 30% di sciatori in più: ieri il taglio del nastro ufficiale
ALBA DI CANAZEI. «Continuate a “pensare globale” con un “sistema Fassa” in grado di dare un contributo importante a tutto il prodotto Trentino. Oggi celebriamo l’impianto Alba-Col dei Rossi che ci soddisfa reciprocamente e premia il coraggio d’investire, la capacità di guardare lontano creando sinergie che danno fiducia anche ad altri progetti di carattere turistico-sportivo in programma per il centro e la bassa Val di Fassa».
Con queste parole ha chiuso, ieri pomeriggio al rinfresco all’Hotel La Cacciatora di Alba, l’inaugurazione ufficiale di Funifor (aperta il 19 dicembre) il presidente della Provincia Ugo Rossi, giunto con un po’ di ritardo (data la chiusura alle 6 del mattino del consiglio regionale) con l’assessore provinciale al Turismo Michele Dallapiccola che si è complimentato con gli impiantisti fassani, in particolare la società Doleda, capaci di assumersi rischi e di aver ragione anche su un inverno parco di neve.
Un paio d’ore prima alla stazione a monte della funivia era andato in scena il taglio del nastro con tanti interventi sul valore di un collegamento impiantistico che permette di sciare per 73 km di fila dal Buffaure di Pozza al Col Rodella di Campitello, implementando l’offerta sciistica fassana e attirando fin sulle piste del centro valle tanti sciatori che circuitano sul Sellaronda. Il che, a un mese dall’apertura di Funifor, ha incrementato del 30% i passaggi nella skiarea Buffaure, come ricordato in apertura d’inaugurazione dal benvenuto di Paolo Fosco presidente della Doleda spa.
Al past president di Sitc e Dolomiti Superski Fiorenzo Perathoner il compito di raccontare le origini dell’impianto, ideato con lungimiranza 25 anni fa, con le tappe della progettazione e del cantiere (dal 2004 al 2015) scandite invece da Daniele Dezulian, vicepresidente di Doleda, società pubblico-privata (51% Sitc e 49% Trentino Sviluppo) che ha investito 12 milioni di euro nell’impianto mentre altri 6 milioni sono giunti in pool da Mediocredito e Cassa Centrale. Dezulian ha poi citato tutti i tecnici che hanno lavorato alla Funifor della Doppelmayer che, come evidenziato dal presidente Othmar Eisath, è orgogliosa di un’opera all’avanguardia per tecnologia e design.
Non sono mancate le congratulazioni per un impianto di successo da parte delle tante autorità presenti, tra cui il sindaco di Canazei Silvano Parmesani, il consigliere provinciale Giuseppe Detomas, il presidente dell’Apt Enzo Iori e la procuradora Elena Testor che ha rimarcato il ruolo di questa funivia in termini di mobilità, la vera sfida del futuro turistico secondo l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini: «Funifor è un esempio di mobilità alternativa su cui tutti dobbiamo lavorare per essere competitivi». Infine, Sandro Lazzari, presidente del Dolomiti Superski, ha posto l’accento sull’eccezionale sforzo fatto per garantire lo sci in una stagione scarsa di neve, volano dell’economia invernale: «La collaborazione della politica sul fronte dell’acqua e dei bacini in quota, per noi, è fondamentale». (e.s.)