Da Boudin a Depero: finalmente in mostra la «Quadreria»

Inaugurata a palazzo Alberti Poja la sede espositiva che rende onore alle 1300 opere d’arte del Comune



ROVERETO. La chicca è un quadro minuscolo, ricercato ostinatamente dai due curatori della mostra, Paola Pizzamano e Mario Cossali. Sapevano della presenza di un'opera di Eugéne Boudin all'interno della quadreria comunale; il pittore, benché non abbia un nome altisonante, è stato uno dei primi impressionisti, amico di Monet. Il suo "Paesaggio marino con faro" faceva parte del lascito di Giovanni Giovannini. Cossali è riuscito a scovarlo tra le 1300 opere nei magazzini, «Stava quasi per essere confuso per un'opera di un tale Bordin di Torrebelvicino», ha raccontato il curatore durante la presentazione della mostra.

L'esposizione si intitola "Vissi d'arte", delle 1300 opere della Quadreria Comunale ne raccoglie 130. Degna sintesi della collezione che da giovedì ha trovato una collocazione definitiva. I quadri saranno esposti a palazzo Alberti Poja, appendice artistica del Museo Civico, e adesso ancora di più punto d'unione tra il Mart, il museo e il resto della città. Tuttalpiù, le opere in mostra potranno alternarsi, in base agli eventi presenti sul territorio.

«Sarà possibile una rotazione delle opere, per far conoscere un po' alla volta tutte le collezioni comunali; per esempio, per l'anno prossimo, il centenario della Prima Guerra Mondiale rinnoverà l'esposizione», ha spiegato l'assessore Giovanna Sirotti durante l'affollata inaugurazione. La mostra si basa soprattutto su tre lasciti: oltre a quello di Giovannini, quelli di Carlo Fait e Cornelio Zecchini, che donarono al Comune, o all'Accademia degli Agiati, le loro ricche collezioni. Non solo quadri, ma anche sculture; alcune opere sono inedite. Sono ben rappresentati Baldessari, Tiella, Disertori, c'è Depero, ci sono artisti che parteciparono alle biennali di Venezia. Palazzo Alberti non ospita solo la mostra; il Museo Civico ha avviato qui il "Fab-Lab", laboratorio di restauro, con già due professioniste all'opera, «Stimoleremo la creatività dal basso», ha affermato Giulia Fiorini. (m.s.)

 

 

 

GUARDA VIDEO E FOTOGALLERY

E COMMENTA

WWW.GIORNALETRENTINO.IT













Scuola & Ricerca

In primo piano