Crac Lehman Brothers: bruciati 6 milioni dei risparmiatori trentini
Stima della Federconsumatori, i più penalizzati sono in Vallagarina: duecento i clienti coinvolti
TRENTO. Brutte notizie per i risparmiatori trentini che hanno investito in obbligazioni Lehman Brothers, la banca americana fallita nel settembre del 2008. Dopo un anno e mezzo dal crac, la Federconsumatori ieri ha fornito una prima stima delle perdite per i risparmiatori locali, che si aggirerebbero sui 6 milioni di euro.
I più penalizzati saranno i circa 200 trentini, soprattutto in Vallagarina, che hanno sottoscritto le obbligazioni Lehman Brothers Treasury della società satellite con sede in Olanda. A questi, molto probabilmente, non verrà restituito il capitale investito.
L’importo medio dei singoli investimenti è tra i 30 ed i 40 mila euro, ma c’è anche chi si è esposto per importi superiori. I risparmiatori che hanno obbligazioni con la controllata olandese della Lehman Brothers non sono infatti coperti e non è previsto il rimborso del capitale perché le banche, per ora, non sono riuscite a insinuarsi allo stato passivo. «Per questi risparmiatori, che saranno circa 200 in tutto il Trentino - spiega il legale di Federconsumatori, Barbara Maseri - il rischio di non riavere i propri soldi è infatti molto alto. Ma sono solo le prime impressioni perché la Lehman Brothers è ancora in fase di liquidazione». Più rosea è invece la situazione per i risparmiatori che hanno sottoscritto le obbligazioni con la casa madre americana. «In questo caso i risparmiatori riusciranno a farsi restituire almeno una quota del capitale investito, pari al 20%. Anche in questo caso si parla di circa 150 trentini. Tra questi ci sono persone che hanno investito anche a 500 mila euro e che alla fine si troveranno con un pugno di mosche» continua la Maseri. Secondo il Crtcu, alcune banche avrebbero trovato un accordo con i singoli clienti con soluzioni “personali”. «Un anziano, ad esempio - spiega Carlo Biasior, giurista del Crtcu - su 60 mila euro investiti è riuscito a riavere più della metà dei soldi. E ad un altro, su 100 mila euro investiti, gli sono stati restituiti 90 mila euro». Le banche gettano acqua sul fuoco e placano gli allarmismi.«La vicenda Lehman non ha interessato, se non in misura marginale, le Casse Rurali trentine. Alcuni istituti, avevano complessivamente in portafoglio titoli per qualche centinaia di migliaia di euro, sia in proprietà che in conto terzi. In tutti i casi i clienti non sono stati lasciati soli, ma accompagnati caso per caso verso il modo migliore per uscire dalla crisi» riferisce l’ufficio stampa delle Casse Rurali. Unicredit banca - fa sapere - non ha mai collocato prodotti Lehman. «Le obbligazioni sottoscritte si contano sulle dita di una mano». Buone notizie invece sul fronte polizze vita. Una recente sentenza del Tribunale di Milano afferma che Cnp Vita del gruppo Unicredit, collegata con il titolo Lehman Brothers, ha danneggiato i clienti. «L’obbligazione di restituzione del capitale investito, alla scadenza finale del contratto, non è in capo alla Lehman Brothers - dice la sentenza - bensì alla compagnia assicurativa che ha contrattato con il singolo risparmiatore». Insomma, il consumatore può sostenere di essere stato ingannato