Coronavirus, Uiltec: "Dolomiti Ambiente non dà le mascherine a tutti: raccolta dei rifiuti sospesa"
La protesta annunciata dal segretario regionale Giuseppe Di Chiara: "Sempre inascoltati dall'azienda"
TRENTO. Dolomiti Ambiente annuncia la sospensione della raccolta dei rifiuti. Lo annuncia Giuseppe Di Chiara, segretario regionale Uiltec del Trentino Alto Adige, in una nota. "Abbiamo richiesto con forza che vengano fornite a tutti gli operatori le mascherine FFP2 attualmente in possesso dell’azienda. Presso il Commissariato del Governo, l’azienda ha risposto che sta distribuendo le mascherine al solo 32% degli operatori ed ha rifiutato di darle a tutti, come se fosse una trattativa sulle percentuali quando si tratta invece della vita dei lavoratori e delle loro famiglie, che hanno diritto ad essere tutelati. Comunicheremo la data di sciopero quanto prima".
"Lo scontro tra Dolomiti Ambiente e lavoratori sta andando avanti. Dopo l’apertura dello stato di agitazione è prevista per legge la procedura di raffreddamento, quindi nel pomeriggio del 21/04/2020 mediante videoconferenza si è svolto l’incontro tra Il Viceprefetto Vicario del Governo, la Uiltec rappresentata dal Segretario con delega all’ Igiene Ambientale e all’Energia Giuseppe Di Chiara e la Direzione di Dolomiti Energia. Durante l’incontro la Uiltec ha richiesto quanto ritiene minimo per la sicurezza dei lavoratori, ossia la distribuzione a tutti gli operai delle mascherine FFP2 e la tutela mediante delle misure apposite anti contagio tra lavoratori. Gli operai dell’igiene ambientale hanno già insita nella loro quotidianità il rischio biologico di contaminazione da rifiuti, per il quale devono fare visite ed esami specifici (ad esempio sangue), oltre a rischi connessi a dei saltuari punzonamenti da siringhe durante la raccolta. La situazione attuale di pandemia ha estremizzato questi pericoli al massimo determinando un’esigenza di adottare urgentemente delle misure di prevenzione, salute e sicurezza da parte dell’azienda. Durante gli incontri precedenti tra sindacato e azienda ci siamo sempre trovati ad essere inascoltati, abbiamo chiesto spiegazioni ma siamo stati liquidati in fretta, poiché l’azienda aveva altri impegni. Tra le segnalazioni, abbiamo fatto presente la pericolosità dello stare in due o più persone senza mascherina all’interno della stessa cabina del camion, poiché sarebbe possibile sia un contagio tra lavoratori, sia la creazione di un ambiente contaminato dovuto al contatto con rifiuti infetti. I rifiuti infetti dovrebbero essere depositati dagli utenti nel residuo senza differenziare, con almeno un doppio sacchetto e senza essere compressi. In realtà sappiamo che tali rifiuti possono trovarsi nella carta, negli imballaggi, nell’organico, nel vetro e questo non solo per la possibile mancanza di informazione degli utenti sulla prassi di gestione del rifiuto infetto corretta, ma anche all’esistenza di asintomatici o di coloro, ad esempio, che hanno avuto tutti i sintomi riconducibili al covid-19 senza però aver mai fatto il tampone, che quindi continuano a fare la differenziata".