Coppia denunciata per stalking condominiale
Secondo l’accusa, avrebbero costretto la famiglia di un professionista a cambiare casa con continui insulti e minacce e con comportamenti maleducati
TRENTO. La loro vita si era trasformata in un vero e proprio incubo. Non erano più tranquilli neanche in casa propria. Un incubo che li ha costretti addirittura a cambiare casa. Per questo si sono decisi a presentare denuncia per stalking condominiale. Gli sfortunati protagonisti di questa storia sono i tre componenti di una famigliola che abitava in una palazzina con tre appartamenti, vicine al centro città. Si tratta di una zona residenziale di pregio. La famigliola , composta da una coppia di professionisti con un figlio adolescente, abitava al secondo di tre piani. Sotto abita tuttora una coppia di cinquantenni e al terzo piano un’altra famiglia.
A partire dal 2009, secondo la denuncia presentata dalla famiglia, i vicini del piano di sotto avrebbero trasformato in un incubo la loro vita. Ci sarebbero stati una serie di comportamenti che si sarebbero trasformati in una vera e propria persecuzione. La coppia al piano di sotto aveva iniziato a parcheggiare la propria auto in mezzo alla porta dei garage impedendo a chiunque di entrare o uscire con l’auto. Ogni volta si doveva suonare alla coppia per chiedere di spostare l’auto. Un comportamento che moltiplicato per molte volte si trasformava in qualcosa più di una semplice maleducazione. Un comportamento che, però, ha inasprito gli animi e alzato la tensione. La coppia si era come indispettita per le proteste e ha iniziato a tenere condotte ancora più pesanti. Così la coppia ha iniziato ad accatastare rifiuti sotto le finestre dei vicini. Soprattutto d’estate, l’olezzo e il puzzo erano insopportabili. Una cosa che, a lungo andare, si è trasformata in una sorta di persecuzione. Ma la coppia del primo piano non si limitava a questo. Qualche volta andavano fino sulla porta della famiglia al piano di sopra e spruzzavano il portone di ingresso dei vicini con deodorante di pessima qualità. Una presa in giro che era tutt’altro che piacevole. Poi a tutte le ore del giorno e della notte battevano sul soffitto. Sembrava che in casa vi fosse un intero complesso di musica rock. Ma la cosa peggiore erano le urla e gli insulti che i vicini dovevano sopportare. Alla fine, però, non hanno sopportato più e hanno deciso di cambiare casa. Erano in affitto e hanno traslocato, ma poi hanno deciso di denunciare i vicini. Il pm Licia Scagliarini ha chiesto l’archiviazione, ma loro si sono opposti.
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