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Cooperazione trentina, novità nello statuto sociale

Le novità riguardano il profilo della governance del movimento, i rapporti tra cooperative ed enti di servizio e di rappresentanza, e il ruolo stesso della Federazione



TRENTO. Il consiglio di amministrazione della Federazione Trentina della Cooperazione ha approvato all'unanimità la bozza del nuovo statuto varata il 5 settembre scorso dalla speciale Commissione per la revisione dello statuto sociale, istituita dall'assemblea sociale del 14 ottobre scorso. La riforma contiene innovazioni, presentate dal presidente Mauro Fezzi, sotto il profilo della governance del movimento, dei rapporti tra cooperative ed enti di servizio e di rappresentanza, e del ruolo stesso della Federazione. Dal testo emerge una forte sottolineatura sulla intercooperazione. Lo statuto assegna alla Federazione un ruolo centrale per il «rafforzamento e la coesione» del movimento cooperativo, anche attraverso nuove attività. Tra queste, anche iniziative nell'ambito delle politiche del lavoro, in accordo con istituzioni pubbliche e private. Dovranno essere evitati cumuli di cariche in capo alla medesima persona, quando non siano giustificati da esigenze del sistema.













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