«Contro la crisi triplico i negozi»

Rovereto, Cristiana Sartori dopo corso Rosmini ha aperto in via Stoppani e via Scuole



ROVERETO. «La crisi c'è, è innegabile. C'è molta paura e attesa e l'afflusso di gente nei negozi è calato. Ma se non vogliamo subirla, la crisi, bisogna affrontarla offrendo oltre ad un prodotto di qualità al giusto prezzo anche tutta una serie di servizi e assistenza alla clientela altrimenti se ne va e sceglie l'outlet». E così Cristiana Sartori, titolare del negozio di abbigliamento femminile Glitter, investe in un momento di crisi e triplica i suoi negozi.

Oltre a corso Rosmini ha aperto, con la linea Cristina Gavioli, in via Scuole (ex Casa delle musica) e in via Stoppani con l'abbigliamento per bambini. «Per diversificare l'offerta puntiamo su un negozio per la donna dai trenta ai cinquant'anni che a Rovereto mancava, una donna che magari è stufa dei soliti tailleur e punta su un abbigliamento più moderno e trendy. Non abbiamo voluto toccare mondi esistenti - spiega Sartori che si avvale della collaborazione di Marina Margola («è il prolungamento del mio braccio destro») - e ci siamo ricavati un nostro spazio. Anche questo è un modo per conquistare il mercato nonostante la crisi che c'è».

Come negare il momento di difficoltà per il settore del commercio anche a Rovereto dove in centro parecchi negozi sono chiusi? Ma, nello stesso tempo, come affrontare la crisi? «Offrendo un servizio totale, che significa avere il sorriso, la disponibilità, nessun problema di orario, assistenza nella sostituzione della merce, lasciare provare il vestito anche togliendolo dalla vetrina... Ecco queste piccole cose, se vogliamo, possono fare la differenza, sono importanti per instaurare un rapporto con la clientela, per fidelizzarla» afferma Cristiana Sartori.

Ma basta questo, quando il cliente cerca anche il giusto rapporto tra qualità e prezzo? «No, soprattutto in un momento di crisi se hai la possibilità di stabilire un rapporto di fiducia con i fornitori riesci anche a spuntare un prezzo migliore che ovviamente va a beneficio della clientela» ammette la commerciante che ha aperto il suo primo negozio nel 2004 e che ora ha due dipendenti full time e due part time.

Certamente lavorare a Rovereto «con affitti costosi tanto da far fatica a starci dentro non è facile», soprattutto su corso Rosmini «dimenticato e abbandonato. Eppure è una bella vetrina dopo i lavori di arredo urbano che fortunatamente non ci hanno danneggiato quando il cantiere era aperto». Tanti negozi storici hanno lasciato il posto alle banche e le strade dello shopping sono diventate via Garibaldi, via Mazzini, via Mercerie...

«Sono consapevole che si dovrà affrontare un momento di sofferenza, ma credo molto nelle potenzialità di Rovereto: devi seminare bene se poi vuoi raccogliere. E' quello che cerco di fare anch'io con risultati positivi tanto che parecchie sono le mie clienti che arrivano da fuori città. Se vogliamo crescere bisogna impegnarsi: io cerco di farlo anche con un sorriso» conclude Sartori.













Scuola & Ricerca

In primo piano