«Contro di me un editto bulgaro»

Lucio Gardin, ex gran cerimoniere delle Vigiliane, si sfoga: «Ho toncato la Maestri e sono stato fatto fuori»


di Luca Petermaier


TRENTO. Fate attenzione a non cadere in inganno: il tono è ironico, sì,come sempre del resto. Ma i contenuti di questa intervista che Lucio Gardin ha concesso al Trentino sono amari. E parlano di piccole vendette per «tonche» non gradite e sfociate niente meno che in un «editto bulgaro» nei suoi confronti: allontanato da gran cerimoniere delle Vigiliane - dice - su ordine dell’assessore alla cultura di Trento Lucia Maestri, forse per una «toncata» di troppo. Lo sfogo giunge nel pieno delle feste cittadine e ad un giorno dallo spettacolo che il comico trentino terrà in piazza Duomo, domani.

A proposito, cosa farà domani?

Non lo so ancora. Forse farò il mio ultimo spettacolo, o i miei pezzi migliori, o i miei pezzi peggiori. O forse farò uno spettacolo a impatto zero: uno show di mimo, senza audio e con le luci spente, così riduciamo l’inquinamento ambientale, atmosferico e acustico. E in più, facciamo contenta l’assessore alle piazze silenziose Lucia Maestri, che ama così tanto le Vigiliane che ieri l’hanno vista sul Bondone a fare la danza della pioggia. E visto il tempo le è andata bene.

Lei, l’anno scorso, l’aveva presa di mira nella Tonca: c’è ancora tensione?

Ma no, lei è una donna di spirito. E poi, mica siamo in Sicilia.. Ce la vedi lei che prende il telefono in mano e chiama il patron delle Vigiliane per fargli “un’offerta che non può rifiutare”?

Che cosa aveva detto sull’assessore?

Mah, le solite cose che si dicono dei grandi personaggi, tipo che è un’assessora che sta in mezzo alla gente. Per l’esattezza è il vuoto che c’è tra una persona e l’altra. Oppure che un’auto si è fermata l’altro giorno in piazza Fiera, si è aperta la portiera e non è sceso nessuno: era Lucia Maestri. Insomma battute, iperboli comiche, niente di che. Un po’ come ironizzare su Berlusconi e il bunga bunga. Roba da Abc della comicità.

E l’assessore non la prese benissimo...

Già. Ma da un assessore alla cultura ci si aspetta un approccio alla vita leggermente più allegro di quello del maggiordomo Lurch della famiglia Addams. Ma lo sai che quest’autunno su Quark faranno una puntata speciale sulle persone che ridono di meno? Ci sarà un parallelismo tra il sorriso della Monnalisa e quello della Monnamaestri. Per capire chi tira di più la bocca.

Lei però disse anche che la toncava perché lavorava troppo come assessore alla cultura: cattivo è stato cattivo...

Ma no, guarda che lei ha fatto molto per mantenere le piazze di Trento pulite e silenziose. Ad esempio ha eliminato una manifestazione che portava in piazza migliaia di persone come “Note italiane nel mondo”, e che mostrava Trento in mondovisione.. Non è stato un lavoro da poco. Senza contare che sono 3 anni che lavora alacremente per far saltare le Vigiliane purtroppo senza risultati. Beh, stavolta però ha fatto un piccolo passo avanti: ha fatto saltare me. Dev’essere questa la famosa politica dei piccoli passi.

Ma non sarà l’unica politica ad essersi arrabbiata per essere stata toncata?

No, si sono arrabbiati quasi tutti, da Dellai in giù. Perché la maggioranza non ha capito che il processo è un carnevale fuori stagione, l’unico momento in cui per un paio di ore s’invertono i ruoli tra popolo e governanti. Evidentemente per certi politici anche due ore l’anno sono troppe nei panni di un cittadino comune.

Lei però sembra parlare di un vero e proprio “editto bulgaro” contro la sua persona: è così?

Sì, come Berlusconi, anche l’assessore Maestri ha espresso il suo disappunto per il l’operato di un comico. Per dovere di onestà devo precisare a scanso di equivoci che il diktat della Maestrusconi non può essere considerato come un ordine di allontanamento di Gardin dalle Vigiliane. Che poi quest’anno io non abbia fatto il tribunale di Penitenza, beh, sono solo coincidenze...

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