Consorzio elettrico, l’ora delle decisioni

Domani è prevista affluenza record dei soci per conoscere quale sarà il destino del Cedis commissariato


di Stefano Poletti


STORO. E’ convocata per venerdì sera, presso il centro polivalente di Darzo, l’assemblea ordinaria dei soci del Cedis, il Consorzio Elettrico di Storo presieduto sino all’inverno scorso da Mauro Ferretti e successivamente commissariato. Si è trattato di un fulmine a ciel sereno che ha obbligato l’intero consiglio di amministrazione a farsi da parte, lasciando la guida della società in mano al commissario Maurizio Postal e al suo vice Dario Ravagni.

Normale, quindi, che l’assemblea di domani sera sia attesa con trepidazione. Si stima possano parteciparvi oltre mille soci, desiderosi di conoscere l’andamento della società, quali saranno le novità introdotte dal commissario e cosa emerge dalle relazione del servizio di vigilanza della Federazione Trentina delle Cooperative in merito alla revisione biennale. All’ordine del giorno infatti ci sono: la modifica al regolamento relativo al finanziamento dei soci, informazioni sull’andamento della Società e relazione del Servizio vigilanza della Federazione delle Cooperative sugli esiti della revisione biennale.

In particolare ci si aspetta di conoscere quali possano essere i progetti o i rami d’azienda ritenuti dal commissario non redditizi e sui quali si è nel frattempo intervenuti al fine di porre rimedio alle cause che hanno originato il commissariamento. Più in generale tra i soci c’è chi si chiede se le problematiche vissute nel corso degli ultimi tempi dal Cedis siano di origine economica o finanziaria. Detta in altri termini, è questione di bilanci che non tornano o invece è tutto riconducibile ad un discorso di liquidità? Oppure, le origini del commissariamento risiedono altrove?

Da parte dei soci c’è grande attenzione e domani si prevede un afflusso record: dopo le tristi sorti toccate, negli anni che furono, al caseificio sociale e, nel decennio scorso, alla cassa rurale di Storo, si teme che anche la gloriosa e ultracentenaria storia del Cedis possa essere a repentaglio. Che ruolo potrà avere il Consorzio Elettrico di Storo in vista dell’ormai prossima scadenza delle concessioni per lo sfruttamento idroelettrico dei corsi d’acqua che fanno muovere le turbine delle sue centrali? Come si potrà collocare il Cedis nei prossimi anni in riferimento al cosiddetto piano della distribuzione elettrica? Ma soprattutto, i soci si interrogano sul nome del futuro presidente della cooperativa, che conta oltre tremila soci e, nonostante il tortuoso cammino degli ultimi mesi, è invidiata in tutto il Trentino. Stando a radio scarpa pare vi sia, già da alcuni mesi, ben più di un pretendente alla poltrona di Mauro Ferretti: fatto positivo, sinonimo sia di un forte attaccamento dei soci alla cooperativa, nonché sintomo del ruolo tutt’altro che secondario che lo stesso Cedis riveste oggi a supporto dell’economia e dello sviluppo locale.













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