Consiglio, tagli al difensore civico ma più soldi alla comunicazione
Stanziati 60 mila euro in più per l’informazione dopo il pressing delle minoranze Nel 2014 cala il budget anche per il Corecom, azzerati pure i contributi alle associazioni
TRENTO. Dopo i tagli alle indennità e alle spese per l’ufficio di presidenza, azzerati il fondo consulenze e le spese riservate del presidente, i patrocini e i contributi alle associazioni, la spending review questa volta tocca anche il Difensore civico e il Comitato per le comunicazioni: per il primo budget ridotto di 7 mila euro (da 102 mila a 95 mila), per il Corecom si scende da 200 mila a 185 mila, più altri 59 mila euro di spese vincolate per funzioni delegate (prima erano 98 mila euro). Il bilancio del consiglio provinciale - licenziato ieri all’unanimità dall’Ufficio di presidenza - subisce un altro taglio: dai 12,6 milioni del 2013 calerà a 11,9 milioni nel 2014 (nel 2009, all’inizio della passata legislatura) viaggiava sui 14,3 milioni. Per il prossimo anno i risparmi ammontano ad oltre 670 mila euro con tagli che investono quasi tutti i capitoli. Con due eccezioni: il settore legislativo e della comunicazione. Un punto questo su cui le minoranze avevano annunciato battaglia già nella seduta inaugurale della nuova legislatura, a cominciare da Rodolfo Borga (poi nominato garante delle minoranze) che aveva chiesto al presidente Dorigatti di intervenire «perché vi sia almeno una parvenza di par condicio tra maggioranza e minoranza nel campo della comunicazione». E il consigliere se l’era presa con il Corecom, responsabile a suo avviso di non garantire la par condicio (l’organismo non ha in realtà nessuna competenza in materia, ndr) perché «siamo l'unico territorio in Italia dove non esistono contrapposizioni tra organi di informazione: allora o si fa funzionare un organismo come il Corecom, oppure si deve prendere atto della sua ininfluenza e irrilevanza facendo anche risparmiare qualche soldo al contribuente trentino».
Detto fatto. Nel bilancio 2014 di Palazzo Trentini il Corecom subisce un taglio al budget, mentre le spese per l’informazione, la divulgazione e la documentazione aumentano da 355 mila a 415 mila euro: soldi che saranno destinati in particolare alla comunicazione su televisioni, radio e nuovo sito internet in arrivo, a scapito della vecchia carta (le pubblicazioni del consiglio subiscono infatti un taglio di pari importo, da 460 mila a 400 mila euro).
Per quanto riguarda le indennità di carica dell’ufficio di presidenza e i rimborsi spese ai consiglieri il taglio - in virtù del nuovo regolamento - è notevole: si passa sa 340 mila a 220 mila euro. Taglio anche alle spese dei gruppi - da 297 mila a 201 mila euro - e sforbiciata a una voce pesante sul bilancio, il personale dei gruppi consigliari, che scende da 1.450 mila euro a 1.170 mila. Resta fermo a 28 mila euro il budget per i compensi e rimborsi viaggio ai membri (di nomina del consiglio) della Commissione dei 12, la cui attività è per altro ferma ormai da mesi in attesa delle nuove nomine. Confermati anche i 100 mila euro per manifestazioni, celebrazioni, mostre e seminari e 25 mila per le spese di rappresentanza, mentre è azzerato il capitolo patrocini e contributi alle associazioni e dimezzato (da 40 mila a 20 mila euro) quello per interventi di emergenza e solidarietà. Al capitolo comitati e organismi, se a Corecom e Difensore civico viene chiesto un sacrificio, mantengono invece il loro budget sia il Forum per la pace (70 mila euro) e l’Autorità per le minoranze linguistiche (75 mila). E nel bilancio figura il nuovo impegno di spesa (60 mila euro) per la commissione per le pari opportunità. Calano infine di 85 mila euro le spese per affitti e lavori agli immobili, che restano però molto alte: 1.290 mila euro. I consiglieri Giovanazzi e Grisenti hanno chiesto di verificare la possibilità di utilizzare gratuitamente gli spazi disponibili nel palazzo della Regione.
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