Consiglio provinciale, scatta il «Dorigatti bis»
L’esponente del Pd confermato alla guida dell’aula: per lui 31 voti a favore su 35 totali
TRENTO. Confermato presidente del Consiglio provinciale di Trento Bruno Dorigatti (Pd) nella prima seduta della quindicesima legislatura. Unico candidato, proposto dal capogruppo del Partito democratico, Mattia Civico, è stato eletto con 31 voti a favore, 2 schede bianche e 2 nulle, quindi con il totale dei 35 consiglieri presenti. Dorigatti ha sottolineato come ritenga il Consiglio «cuore pulsante dell'autonomia, che va curata e esaltata, adottando gli strumenti e le risorse della modernità, salvaguardando il ruolo dell'Aula come sede primaria di interpretazione dei bisogni della comunità trentina».
Ha ricordato poi come alle elezioni provinciali del 27 ottobre la partecipazione sia scesa rispetto al passato, definendolo «un segnale drammatico, da non ignorare. Non c'è futuro per l'autonomia - ha affermato - se si fonda sul consenso di una sola parte». «Lavoro e crescita - ha poi evidenziato - non devono rimanere questioni esclusive del presidente della Provincia autonoma e della Giunta, ma anche il Consiglio deve occuparsene, per le sue prerogative».
Nella seconda votazione a scrutinio segreto di stamane, il Consiglio provinciale ha eletto Diego Mosna vicepresidente dell’assemblea legislativa. Mosna ha ricevuto 26 voti (ne bastavano 18). Otto le schede bianche e una nulla.
A seguire l’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale è stato completato con l’elezione a scrutinio segreto dei tre segretari questori. Sono risultati eletti per la maggioranza Mario Tonina (Upt) con 19 voti, e per le minoranze Claudio Civettini (Lega Nord Trentino) e Filippo Degasperi (Cinque stelle) con 7 voti ciascuno (34 i presenti, una scheda bianca).