Condino, l’Avis festeggia i suoi donatori più fedeli 

Premiato Michele Gualdi, socio da 41 anni e con 80 donazioni all’attivo La presidente Eleonora Poletti: «Puntiamo a coinvolgere di più le scolaresche» 


di Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. Sono ottanta le donazioni di sangue compiute in 41 anni di fedeltà all’Avis di Brione, Cimego, Castello e Condino. Michele Gualdi, parrucchiere con salone in piazza San Rocco, a 18 anni era già un donatore e non ha più smesso di esserlo. Nell’assemblea dell’altra sera gli amici donatori hanno voluto ringraziarlo riconoscendone la strameritata benemerenza che in circostanze come queste è rappresentata da una spilla di diamante.

«Sono onorato di ricevere questo riconoscimento - ha spiegato commosso il premiato - l’Avis mi ha dato molto e per me resta la mia seconda famiglia considerato che per un mandato ho pure ricoperto la carica di presidente».

La sezione Avis di Condino, che conta 182 soci, è presieduta da Eleonora Poletti di Brione che ha come sua vice Serena Butterini di Condino. A rappresentare le istituzioni, l’altra sera, oltre al sindaco Claudio Pucci anche il consigliere provinciale Mario Tonina che con Domenico Spada (revisore dei conti) condivide impegno e sensibilità su diverse problematiche giudicariesi. Entrambi hanno avuto parole di vicinanza e di riconoscenza nei confronti degli avisini: «Siete una realtà che sa dare senza mai chiedere e per questo vi meritate tanto» .

Eleonora Poletti, nel suo discorso, ha fatto il punto sull’attività svolta e sui programmi futuri dell’associazione: «Sono cambiate le persone ma gli scopi dell’Avis sono rimasti quelli individuati novant’anni fa dal fondatore, il dottor Formentano». La presidente si è poi addentrata nelle vicende della sezione tanto da fornire l’esatta situazione attuale: «Durante il 2017 abbiamo riscontrato un buon andamento sia di ingressi che di donazioni tant’è che lo scorso 31 dicembre erano 179 gli iscritti di cui 7 di nuova nomina».

Per quanto concerne i prelievi e le donazioni la presidente ha snocciolato altre cifre: «Dalle 202 del 2016 siamo passati alle 216 dell’anno dopo; il plasma da 4 a 8 e le piastrine da 1 a 2 sempre negli ultimi due esercizi. La somma delle sacche raccolte è stata quindi di 222. Tradotto in parole: sicuramente c’è stata una netta inversione di marcia e mi auguro che le donazioni e prelievi anche nel 2018 abbiamo lo stesso passo».

Sempre per quanto concerne l’annata in corso gli obiettivi da perseguire sono diversi. Tra questi l’acquisto e l’installazione di altri defibrillatori e una maggior collaborazione con le consorelle di Storo-Bondone e Pieve di Bono nonché il coinvolgimento delle nuove generazioni ad iniziare dalle scolaresche».













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