Concerto di Vasco, gli albergatori si schierano: «Opportunità da cogliere»
Rigotti (Asat): «Prenotazioni di due o più giorni». Bort (Unat): «Ricadute economiche importanti»
TRENTO. "Crediamo che sia opportuno abbandonare le strumentalizzazioni e concentrarci tutti a fare in modo che il concerto di Vasco Rossi possa esprimere al meglio il suo potenziale sia in termini economici che di immagine. Un potenziale che, finora, i numeri stanno confermando in pieno". Cosi, in una nota congiunta, i portavoce di Unat e Asat del Trentino Alto Adige, Giovanni Bort e Natale Rigotti, intervengono nel dibattito pubblico sul concerto di Vasco Rossi, previsto per il 20 maggio prossimo a Trento.
"Il periodo è molto interessante, perché anticipa la stagione e storicamente non è un periodo di alta stagione. Da quello che sento, poi, le prenotazioni sono mediamente di due o più giorni: la media è più verso i due giorni e mezzo, o tre, il che significa che chi viene non viene solo per il concerto ma anche per Trento e per il Trentino", ha detto Rigotti di Asat.
"Le ricadute economiche ci sono e sono sempre più evidenti, visto il fermento del settore alberghiero (e non solo) della città e delle località vicine, fino al Garda. Lo studio sull'indotto che abbiamo fatto come Confcommercio Trentino è probabilmente molto prudenziale: a poco meno di un mese dall'evento assistiamo ad una crescente richiesta che premia sia le strutture alberghiere che le altre imprese che operano nel turismo. Ma al di là del concerto in sé, che tutti ci auguriamo possa riuscire al meglio, questo evento ci dà la possibilità di aprire un dibattito sul futuro turistico della nostra provincia", ha aggiunto Bort, presidente Unat di Trento e valle dell'Adige, citando lo studio che prevede un indotto di 6,1 milioni di euro sulle imprese del solo terziario.