Con la «Card» 233 mila passaggi sulle funivie
Successo per l’iniziativa di libera circolazione dei turisti su 11 impianti di risalita L’Apt val di Sole: «Effetti positivi dell’offerta sulla scelta delle strutture ricettive»
VAL DI SOLE. Sono stati presentati ieri dal direttore dell’Apt della val di Sole Attilio Gregori e dal presidente Alfredo Ravelli i primi dati relativi alla Val di Sole Opportunity Card.
La “Card”, che è stata proposta per la prima volta nella stagione estiva appena conclusa, permetteva agli ospiti delle strutture convenzionate, la fruizione di una serie di servizi come ad esempio la libera circolazione su 11 impianti a fune di Pejo, del Passo del Tonale e di Folgarida Marilleva dal 16 giugno al 22 settembre (con almeno un impianto aperto per area ad inizio e fine stagione). Oltre a libera circolazione sui pullman circolanti in Val di Sole e sul treno della Ferrovia Trento - Malé - Marilleva, accesso ai più importanti musei e siti di interesse storico, promozione dei due stabilimenti termali con l'entrata libera per l'assaggio delle acque minerali.
«Il progetto - esordisce Ravelli - è di successo, poiché ha permesso un aumento dei servizi offerti al cliente. Grazie alla Card abbiamo ottenuto anche un prolungamento dell’apertura degli impianti a fune fino al 22 settembre, che comporta uno sforzo notevole per la società impiantistica, che per questo va ringraziata insieme a tutti gli altri attori impegnati per la promozione».
Le strutture ricettive che hanno aderito, circa 71, hanno espresso la loro soddisfazione per il progetto attraverso un questionario somministrato dall'Apt, al quale hanno risposto in 43, 20 dei quali si sono dichiarati molto soddisfatti dell'iniziativa; secondo 24 la card ha favorito abbastanza l'incentivo delle prenotazioni.
I passaggi sugli impianti sono stati 233mila (il 50% in Val di Peio); circa il 20% dei clienti delle strutture aderenti, invece, non hanno ritirato o utilizzato la card, che risultava compresa nel prezzo del soggiorno.
Gli incassi legati all'iniziativa stimati al 30 settembre sono di circa 400mila euro, a fronte di 80mila euro spesi dal'Apt in pubblicità. 300mila euro sono, invece, arrivati dalla Provincia, consentendo di incrementare i servizi della card. Il costo a presenza era di euro 1,82 più Iva (secondo 37 operatori il costo dovrebbe rimare inalterato anche per il prossimo anno). I pacchetti più venduti sono stati quelli da 6 e 7 giorni.
«La card- spiegano Gregori e Ravelli- è diventata nel corso della stagione un fattore di incidenza per la scelta delle strutture ricettive. I clienti erano attenti ai servizi. Il beneficio dell’iniziativa si può cogliere anche dai commenti rilasciati in rete».
Ancora nessuna decisione è stata presa dall’Apt per il 2014, nonostante secondo il questionario, tutti ritengono che l'iniziativa debba essere riproposta.
«Ogni decisione- spiega, infatti, Gregori - dovrá essere presa dopo le riunioni con i fornitori dei servizi, con le società impiantistiche e all'interno del consiglio di amministrazione dell’Apt».
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