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Comuni, il 22 maggio gli undici referendum sulle fusioni

Trentino, la giunta regionale che ha indetto le consultazioni in Val d'Adige, Fiemme, Sole, Non e Alto Garda



TRENTO. Domenica 22 maggio si terranno in Trentino 11 referendum consultivi che coinvolgeranno gli elettori di 33 comuni, chiamati ad esprimere il proprio parere sull'unificazione dei loro municipi. Lo ha deciso la giunta regionale che ha indetto le consultazioni referendarie.

I referendum riguardano l'istituzione, tramite fusione o aggregazione, dei seguenti nuovi comuni: Malè Val di Sole: Caldes, Cavizzana, Croviana, Malè, Terzolas; Cavalese Castello-Molina di Fiemme: Castello-Molina di Fiemme, Cavalese; Ville di Fiemme: Carano, Daiano, Varena; Alta Val di Non: Castelfondo, Fondo, Malosco, Ruffrè-Mendola; Dro Drena: Drena, Dro; Terre d'Adige: Nave San Rocco, Zambana; Predaia: Predaia, Sfruz; San Michele all'Adige: Faedo, San Michele all'Adige; Tesero Panchià: Panchià, Tesero; Maddalene: Bresimo, Cis, Livo, Rumo; Novella: Brez, Cagnò, Cloz, Revò, Romallo.

Le consultazioni referendarie avranno luogo tutte nella giornata di domenica 22 maggio, dalle ore 8 alle ore 21. Affinché il referendum sia valido, occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi. Gli elettori residenti all'estero, pur avendo diritto al voto, non saranno computati per la determinazione del numero dei votanti necessario per la validità del referendum. Tutti i risultati saranno pubblicati sul sito della Regione (www.regione.taa.it).













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