Commissioni, impennata dei costi
Boom di sedute. Taglio indennità, è polemica. Spagnolli: «Demagogia»
TRENTO. Sedute delle commissioni aumentate del 20% a palazzo Thun e budget già sforato. Il presidente del consiglio Pegoretti suona l'allarme: «È tempo di allungare le sedute, anche del consiglio, e di lavorare in modo più serrato». Ma sul taglio delle indennità varato nei giorni scorsi dalla giunta arriva il commento sferzante del sindaco di Bolzano: «Risparmi minimi, è solo demagogia».
Saranno pure risparmi simbolici sul bilancio del Comune, ma nel gruppo del Pd qualcuno ha già buttato giù due conti. Se ai 50 mila euro risparmiati riducendo del 7% le indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio, si aggiungessero altri tagli si arriverebbe a oltre 120 mila euro. Se anche i presidenti delle circoscrizioni - come annunciato ieri sul Trentino dal presidente Redolfi - si autoridurranno lo stipendio, il risparmio sarà di circa 18 mila euro. Aumentando la durata del consiglio per esempio fino alle 22-22.30 si potrebbe eliminare una seduta su quattro abbattendo i costi di circa 70 mila euro. E se a questo si aggiungesse il taglio del 7% dei gettoni di presenza (120 euro per ogni seduta di consiglio e commissioni), si avrebbe un altro taglio di almeno 35-40 mila euro.
È presto per dire se tutte queste proposte si tradurranno in realtà. Questa sera il tema sarà sul tavolo della conferenza dei capigruppo. Franco Micheli (Upt) chiederà di allungare le sedute di consiglio e commissioni e sulla stessa linea è il Partito democratico, che anzi spinge anche per un'autoriduzione del gettone (vecchia proposta di Trento democratica, ndr).
Il presidente del consiglio Renato Pegoretti è il primo ad essere favorevole. «Portare le sedute d'aula a 4 ore è la proposta che avevo fatto già all'inizio della legislatura, poi si è trovata una mediazione a tre ore e mezzo. Credo sia venuto il momento di accelerare, pur sapendo che non possiamo penalizzare troppo chi prima delle sedute di consiglio lavora e non ha il giorno libero». Ma l'appello di Pegoretti, ancor più che per il consiglio, è per le commissioni. «Se con le adunanze di consiglio siamo in linea con la passata legislatura, escludendo il dibattito sul piano della mobilità, per le sedute di commissione c'è stata un'esplosione. Siamo al 20% in più». Dal luglio 2009 ad oggi le convocazioni sono state 316, una media di quasi 20 al mese, a volte con ordini del giorno miseri: record alle commissioni ambiente (49 sedute), urbanistica (45) e statuto (39). Già a giugno il budget annuale era stato sforato di 30 mila euro. «La riduzione delle risorse ci impegna tutti - avverte il presidente - se chi ha l'indennità ha dato un segnale, forse può farlo anche chi prende i gettoni». Resta ora da capire quale sarà l'atteggiamento delle minoranze. Intanto da Bolzano arriva la presa di posizione polemica del sindaco Luigi Spagnolli, che interpellato sulla decisione dei colleghi trentini ha commentato: «Un risparmio minimo su un bilancio da oltre 200 milioni è solo demagogia. Ognuno è libero di fare beneficenza, che va praticata senza farsi pubblicità».
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