Colpo da ventimila euro in stazione
In azione ladri acrobati che si sono calati negli uffici da una pensilina. Due le cassaforti svaligiate con la mola a disco
TRENTO. Ladri acrobati, ma anche fabbri ed esperti di sistemi di sicurezza. Erano veri e propri professionisti del furto quelli entrati in azione l’altra notte nella stazione delle autocorriere di Trento, in via Pozzo: dopo essersi calati dall’alto all’interno degli uffici della Trentino Trasporti sono riusciti a svaligiare una cassaforte e un armadio blindato, fuggendo con un bottino di circa 20 mila euro in contanti.
Si tratterebbe dell’incasso derivante dalla vendita dei biglietti: il locale si trova infatti alle spalle degli sportelli per l’emissione dei titoli di viaggio. Di chiunque si trattasse, i malviventi avevano ben chiaro dove mettere le mani, da dove entrare e quale attrezzatura utilizzare. Erano anche preparati sui sistemi d’allarme: per evitare che scattasse il rilevatore di fumo, hanno infatti coperto con un sacco di plastica il sensore, neutralizzandone l’efficacia.
Secondo i carabinieri della Compagnia di Trento, che stanno indagando sul colpo con i colleghi del nucleo investigativo, i ladri erano numerosi e hanno lavorato per diverse ore. L’ingresso nell’edificio non è stata sicuramente l’operazione più complicata: dalla pensilina sul retro, verso il piazzale dove è posto il capolinea delle autocorriere, sono penetrati nella stazione rompendo un vetro e subito dopo rimuovendo un altro pannello sul tetto del locale - uffici. Un’operazione che deve avere richiesto l’impiego di una “squadra” di persone, anche per introdurre e calare all’interno le pesanti attrezzature per lo scasso. Per aprire le cassaforti sarebbe stata infatti utilizzata una mola con almeno una ventina di dischi: un lavoro di minimo quattro ore, stando alle prime ricostruzioni compiute dagli investigatori.
In azione ieri mattina anche gli uomini della scientifica, che hanno raccolto le (sembra numerose) tracce rimaste nella biglietteria. Ieri sui vetri, coperti allo sguardo dei passanti dalle tendine a pacchetto abbassate, sono stati appesi degli avvisi con la scritta “chiuso per furto”. Diversi i viaggiatori incuriositi, che hanno assistito ai lavori di ripristino della vetrata e dei pannelli del tetto degli uffici, chiedendosi (e chiedendolo ai negozianti vicini) cosa fosse successo.
Il colpo è stato scoperto ieri mattina all’arrivo del personale, attorno alle 6. Accertamenti sono in corso sui filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione: i carabinieri cercano elementi utili ad individuare i ladri, attraverso anche i veicoli (o il veicolo) utilizzato per raggiungere la stazione e anche cercando di capire dove possano essersi procurati gli attrezzi necessari a commettere un furto così ben orchestrato.
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