Clima, studenti in piazza E l’ateneo li «agevola»
Oggi terzo sciopero. I giovani della Lega attaccano Fridays for Future: «Una bigiata di massa» Ma l’assessore all’istruzione Bisesti si smarca: «Bene che si parli di ambiente a livello globale»
Trento. Appuntamento oggi alle 9 in via Verdi. Gli studenti per il clima tornano in piazza, per la terza volta dopo il primo sciopero dello scorso marzo, che fu la manifestazione più partecipata degli ultimi anni a Trento. Un’occasione per contarsi, per fare un bilancio di questi mesi di impegno e per rilanciare una piattaforma di proposte che domani li vedrà di nuovo in campo, questa volta insieme alla Sat al lago Nambino, a manifestare contro l’idea di nuove piste da sci nel parco Adamello-Brenta.
In piazza ci saranno anche gli studenti universitari che hanno chiesto al Senato accademico che l’ateneo non ostacoli chi parteciperà al corteo: l’invito - comunicato ai direttori di dipartimento - è di non contare eventuali numerose assenze oggi alle lezioni e non trattare argomenti di particolare difficoltà e impatto, per permettere una numerosa partecipazione allo sciopero.
Alla manifestazione degli studenti è arrivata l’adesione di Cgil, Uil, Futura e Verdi, di Ugo Rossi e dell’Assemblea antirazzista.
Ma sull’iniziativa il dibattito è quantomai aperto. E dopo la capogruppo provinciale della Lega Mara Dalzocchio che ha parlato di «studenti strumentalizzati in cambio di una vacanza», ieri è stata la Lega giovani a intervenire: «Posto che domani (oggi, ndr) saremo presenti davanti alle scuole con le proposte della Lega per quanto riguarda il clima, non possiamo che dirci sbigottiti dinnanzi al comportamento del ministro Fioramonti che, con una circolare inviata a tutte le scuole, ha voluto legalizzare quella che, in buona sostanza, è una bigiata di massa. Dando un esempio ben diverso, i nostri giovani presenteranno le proposte della Lega per l’ambiente assumendosi le loro responsabilità e con il permesso dei genitori, se minorenni. Aggiungiamo che, nella circolare, il ministro avrebbe potuto chiedere alle scuole di sensibilizzare il tema, vista la grande mobilitazione, invece di fare proposte senza senso come questa. La nostra speranza è pertanto che tale manifestazione, a dispetto di premesse non felicissime, non venga usata per scopi politici e di parte».
Non condivide l’uscita dei giovani leghisti l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti che della Lega è il segretario: «Non è una bigiata di massa - dice - io sono favorevole al fatto che si parli dell'ambiente e si sollevi il tema con una grande manifestazione che si svolge in centinaia di città in tutto il mondo, ma vedo che c'è chi vuole strumentalizzarla. Penso che un tema come questo si possa affrontare anche dentro le aule scolastiche, oltre che in un corteo. E poi mi auguro che al termine la città sia pulita come prima della manifestazione». «Non sono d'accordo con l'uscita del ministro Fioramonti che chiedeva ai presidi di non pretendere la giustificazione. Se vanno alla manifestazione per il clima di Fridays For Future, i giovani dovranno portare la giustificazione per l'assenza».